La centralità del progetto nel corso di laurea in Architettura si fonda sulle connessioni di scambio e di servizio reciproco delle singole discipline, nonché sulla precisazione degli ambiti specifici, che hanno costituito campi di sapere architettonico ed hanno avuto grande rilievo nel passato, e che siano capaci di porsi - con autonomia propria - in sequenza di progressione, di crescente complessità, di approfondimento. Da ciò deriva la necessità di assumere tutti i corsi come luoghi di accordo degli strumenti, fuori dalla logica solo illusoriamente esaustiva che presume la padronanza di strumenti non posseduti, che non fissa obiettivi didatticamente congrui, che costringe a ricominciare sempre da capo e non svolgere mai il filo dell’esperienza. Il Laboratorio di Architettura degli Interni si colloca in un momento di passaggio dall’ambito delle acquisizioni strumentali e teoriche a una fase di messa a punto, di verifica e di chiarimento di quegli strumenti e di quelle acquisizioni. Per questa ragione «occorre meditare su un modo possibile di trasmettere un sapere specifico chiaro e comprensibile, fatto di accumulazioni convergenti, di processi di accrescimento, in grado di costituire una scuola e non solo un insieme eterogeneo di corsi all’ombra del sia pur fondamentale diritto di libertà di insegnamento». Per ciò viene fissato come obiettivo del corso l’elaborazione di un progetto “piccolo” alla più alta definizione possibile del suo interno e di tutti gli elementi che ne definiscono i caratteri, attraverso un’indagine tendente a recuperare il dettaglio sia costruttivo sia decorativo, quale patrimonio capace di rendere articolato ed esplicito il senso generale.
Gaetano Cuccia (2014). LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI Un’architettura ipogea Progetto del rifugio di un guardaboschi. In Andrea Sciascia (a cura di), … nella continuità La didattica del progetto a Palermo (pp. 224-243). Roma : ARACNE.
LABORATORIO DI ARCHITETTURA DEGLI INTERNI Un’architettura ipogea Progetto del rifugio di un guardaboschi
CUCCIA, Gaetano
2014-01-01
Abstract
La centralità del progetto nel corso di laurea in Architettura si fonda sulle connessioni di scambio e di servizio reciproco delle singole discipline, nonché sulla precisazione degli ambiti specifici, che hanno costituito campi di sapere architettonico ed hanno avuto grande rilievo nel passato, e che siano capaci di porsi - con autonomia propria - in sequenza di progressione, di crescente complessità, di approfondimento. Da ciò deriva la necessità di assumere tutti i corsi come luoghi di accordo degli strumenti, fuori dalla logica solo illusoriamente esaustiva che presume la padronanza di strumenti non posseduti, che non fissa obiettivi didatticamente congrui, che costringe a ricominciare sempre da capo e non svolgere mai il filo dell’esperienza. Il Laboratorio di Architettura degli Interni si colloca in un momento di passaggio dall’ambito delle acquisizioni strumentali e teoriche a una fase di messa a punto, di verifica e di chiarimento di quegli strumenti e di quelle acquisizioni. Per questa ragione «occorre meditare su un modo possibile di trasmettere un sapere specifico chiaro e comprensibile, fatto di accumulazioni convergenti, di processi di accrescimento, in grado di costituire una scuola e non solo un insieme eterogeneo di corsi all’ombra del sia pur fondamentale diritto di libertà di insegnamento». Per ciò viene fissato come obiettivo del corso l’elaborazione di un progetto “piccolo” alla più alta definizione possibile del suo interno e di tutti gli elementi che ne definiscono i caratteri, attraverso un’indagine tendente a recuperare il dettaglio sia costruttivo sia decorativo, quale patrimonio capace di rendere articolato ed esplicito il senso generale.File | Dimensione | Formato | |
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