Vengono presentati i primi parziali risultati relativi all’analisi dei dati ricavabili dalle risposte alla dom. 1 della sezione linguistica del questionario sociovariazionale dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). La dom. 1 della parte linguistica del questionario tende a sondare la competenza lessicale dei parlanti nei due codici in contatto (dialetto e italiano) e, ovviamente, a valutare la portata di questo contatto, in relazione alle condizioni diastratiche dei parlanti intervistati. Il questionario è stato somministrato a 1300 informatori distribuiti omogeneamente sul territorio siciliano e selezionati sulla base di un campionamento per quote che ruota attorno alla sequenza generazionale all’interno di un nucleo familiare composto dai rappresentanti delle tre generazioni (Nonno, Genitore, Figlio). I (cinque) nuclei familiari sono stati prescelti in ragione del grado di istruzione e della prima lingua di apprendimento (dialetto o italiano) dei rispettivi membri. A questi quindici informatori si aggiungono un adolescente di istruzione alta, avente l’italiano come L1 e un adolescente di istruzione bassa, avente l’italiano come lingua di socializzazione secondaria. La domanda 1 del Questionario tende a misurare la quantità e la qualità del contatto tra italiano e siciliano nelle produzioni lessicali dei parlanti. La ‘misurazione’ del reciproco influsso tra i due codici può in effetti rappresentare una delle spie più evidenti per cogliere le complesse dinamiche di riassestamento in atto nel repertorio linguistico dei parlanti siciliani. Con la dom. 1, a ciascun informatore veniva chiesto di fornire il nome – prima italiano e poi dialettale - di 36 oggetti di uso quotidiano mostrati dal raccoglitore in foto o disegni . Ogni qual volta, all’ostensione di materiale fotografico, l’informatore ha fornito una risposta ‘deviante’ rispetto a quella prevista, si è proceduto alla classificazione di questa forma ‘non attesa’. L’attenzione è stata dunque posta – ed è posta - a tutti quei lessemi di rottura di sistemi linguistici codificati, spia di competenze in divenire, in una condizione di repertorio sempre più attraversato, nelle zone di contatto, da fenomeni di significativa ristrutturazione.

Sottile, R., Capitummino, E. (2011). Il contatto lingua-dialetto nei dati lessicali dell'ALS. In G. Marcato (a cura di), Le nuove forme del dialetto (pp. 227-232). PADOVA : Unipress.

Il contatto lingua-dialetto nei dati lessicali dell'ALS

SOTTILE, Roberto;
2011-01-01

Abstract

Vengono presentati i primi parziali risultati relativi all’analisi dei dati ricavabili dalle risposte alla dom. 1 della sezione linguistica del questionario sociovariazionale dell’Atlante Linguistico della Sicilia (ALS). La dom. 1 della parte linguistica del questionario tende a sondare la competenza lessicale dei parlanti nei due codici in contatto (dialetto e italiano) e, ovviamente, a valutare la portata di questo contatto, in relazione alle condizioni diastratiche dei parlanti intervistati. Il questionario è stato somministrato a 1300 informatori distribuiti omogeneamente sul territorio siciliano e selezionati sulla base di un campionamento per quote che ruota attorno alla sequenza generazionale all’interno di un nucleo familiare composto dai rappresentanti delle tre generazioni (Nonno, Genitore, Figlio). I (cinque) nuclei familiari sono stati prescelti in ragione del grado di istruzione e della prima lingua di apprendimento (dialetto o italiano) dei rispettivi membri. A questi quindici informatori si aggiungono un adolescente di istruzione alta, avente l’italiano come L1 e un adolescente di istruzione bassa, avente l’italiano come lingua di socializzazione secondaria. La domanda 1 del Questionario tende a misurare la quantità e la qualità del contatto tra italiano e siciliano nelle produzioni lessicali dei parlanti. La ‘misurazione’ del reciproco influsso tra i due codici può in effetti rappresentare una delle spie più evidenti per cogliere le complesse dinamiche di riassestamento in atto nel repertorio linguistico dei parlanti siciliani. Con la dom. 1, a ciascun informatore veniva chiesto di fornire il nome – prima italiano e poi dialettale - di 36 oggetti di uso quotidiano mostrati dal raccoglitore in foto o disegni . Ogni qual volta, all’ostensione di materiale fotografico, l’informatore ha fornito una risposta ‘deviante’ rispetto a quella prevista, si è proceduto alla classificazione di questa forma ‘non attesa’. L’attenzione è stata dunque posta – ed è posta - a tutti quei lessemi di rottura di sistemi linguistici codificati, spia di competenze in divenire, in una condizione di repertorio sempre più attraversato, nelle zone di contatto, da fenomeni di significativa ristrutturazione.
2011
Sottile, R., Capitummino, E. (2011). Il contatto lingua-dialetto nei dati lessicali dell'ALS. In G. Marcato (a cura di), Le nuove forme del dialetto (pp. 227-232). PADOVA : Unipress.
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