Il presente contributo affronta il tema dell’energia nel contesto insulare, nodale sia per le numerose implicazioni di varia natura, sia per il riconoscimento della specificità della condizione insulare in relazione alla problematica energetica. Quest’ultima rientra nel dibattito, sì tecnologico – per l’esauribilità delle fonti fossili, per le direttive dell’UE circa l’uso delle fonti rinnovabili per i cambiamenti climatici, connessi all’elevato tasso di emissioni di CO2 nell’ambiente – ma, seguendo un ragionamento logico, in merito alle strette e documentate connessioni tra ambiente urbano e consumi energetici, è parte anche del dibattito urbanistico per il supporto che la disciplina può offrire con i propri strumenti. Circa il 3,5% dei cittadini europei vive nelle Isole (dai Eurostat 2011), una percentuale che cresce, in maniera significativa, durante la stagione turistica, quando aumentano anche le pressioni sull'ecosistema, sul sistema dei trasporti, sul sistema energetico e la richiesta idrica. E' noto, inoltre, che molte isole europee soffrono di svantaggi strutturali causa di una riduzione della popolazione residente, in particolare l’esodo dei giovani in cerca di lavoro. Al fine di uscire da una inevitabile emarginazione cui potrebbero relegarle un ecosistema fragile e le deboli economie locali, le comunità insulari europee devono agire in termini di lotta ai consumi energetici e ai cambiamenti climatici. In quest’ottica deve essere traguardata l’iniziativa Patto delle Isole e il suo strumento di attuazione, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile delle Isole. Un discorso che, naturalmente, riguarda anche l’Italia.

Prestia, G. (2014). Una dimensione "insulare" per l'Energia. URBANISTICA INFORMAZIONI, 257(257), 20-23.

Una dimensione "insulare" per l'Energia

PRESTIA, Gerlandina
2014-01-01

Abstract

Il presente contributo affronta il tema dell’energia nel contesto insulare, nodale sia per le numerose implicazioni di varia natura, sia per il riconoscimento della specificità della condizione insulare in relazione alla problematica energetica. Quest’ultima rientra nel dibattito, sì tecnologico – per l’esauribilità delle fonti fossili, per le direttive dell’UE circa l’uso delle fonti rinnovabili per i cambiamenti climatici, connessi all’elevato tasso di emissioni di CO2 nell’ambiente – ma, seguendo un ragionamento logico, in merito alle strette e documentate connessioni tra ambiente urbano e consumi energetici, è parte anche del dibattito urbanistico per il supporto che la disciplina può offrire con i propri strumenti. Circa il 3,5% dei cittadini europei vive nelle Isole (dai Eurostat 2011), una percentuale che cresce, in maniera significativa, durante la stagione turistica, quando aumentano anche le pressioni sull'ecosistema, sul sistema dei trasporti, sul sistema energetico e la richiesta idrica. E' noto, inoltre, che molte isole europee soffrono di svantaggi strutturali causa di una riduzione della popolazione residente, in particolare l’esodo dei giovani in cerca di lavoro. Al fine di uscire da una inevitabile emarginazione cui potrebbero relegarle un ecosistema fragile e le deboli economie locali, le comunità insulari europee devono agire in termini di lotta ai consumi energetici e ai cambiamenti climatici. In quest’ottica deve essere traguardata l’iniziativa Patto delle Isole e il suo strumento di attuazione, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile delle Isole. Un discorso che, naturalmente, riguarda anche l’Italia.
2014
Prestia, G. (2014). Una dimensione "insulare" per l'Energia. URBANISTICA INFORMAZIONI, 257(257), 20-23.
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