Il saggio affronta il complesso tema dello status, attraverso uno spunto tratto da un Autore (Giovanni Criscuoli) che, in passato, ha trattato l’argomento. La difficoltà di delimitare, con precisione, il contenuto ed il senso stesso del termine status è stata risolta attraverso un aggancio di quel concetto giuridico con il dato normativo, da cui è derivata la possibilità di definire lo status medesimo come un segno identificativo della persona all’interno di un gruppo sociale al quale essa appartiene. Una volta chiarito il senso con cui il termine è adoperato, si è posto il problema di caratterizzare quelle formazioni sociali che, in virtù di proprie qualità intrinseche, sono idonee a consentire l’attribuzione di una particolare condizione giuridica ai loro componenti, nonché del modo in cui avviene l’acquisto o la perdita dello status. La soluzione è stata rintracciata attraverso uno studio, condotto con il metodo comparatistico, della dottrina inglese che ha affrontato l’argomento. Si è giunti, quindi, ad affermare che l’esistenza, la variazione o la cessazione di ogni statuto giuridico che connota un individuo rispetto ad una entità sociale discende dall’unione della volontà adesiva del singolo con un corrispettivo atto di recezione del gruppo, mediante una necessaria interazione e riduzione ad unità organica di un interesse di natura soggettiva ed uno di natura collettiva.
GIAIMO, G. (2014). L’attualità del pensiero di Giovanni Criscuoli in materia di status. RASSEGNA DI DIRITTO CIVILE, 4-2014(4-2014), 1357-1375.
L’attualità del pensiero di Giovanni Criscuoli in materia di status.
GIAIMO, Giuseppe
2014-01-01
Abstract
Il saggio affronta il complesso tema dello status, attraverso uno spunto tratto da un Autore (Giovanni Criscuoli) che, in passato, ha trattato l’argomento. La difficoltà di delimitare, con precisione, il contenuto ed il senso stesso del termine status è stata risolta attraverso un aggancio di quel concetto giuridico con il dato normativo, da cui è derivata la possibilità di definire lo status medesimo come un segno identificativo della persona all’interno di un gruppo sociale al quale essa appartiene. Una volta chiarito il senso con cui il termine è adoperato, si è posto il problema di caratterizzare quelle formazioni sociali che, in virtù di proprie qualità intrinseche, sono idonee a consentire l’attribuzione di una particolare condizione giuridica ai loro componenti, nonché del modo in cui avviene l’acquisto o la perdita dello status. La soluzione è stata rintracciata attraverso uno studio, condotto con il metodo comparatistico, della dottrina inglese che ha affrontato l’argomento. Si è giunti, quindi, ad affermare che l’esistenza, la variazione o la cessazione di ogni statuto giuridico che connota un individuo rispetto ad una entità sociale discende dall’unione della volontà adesiva del singolo con un corrispettivo atto di recezione del gruppo, mediante una necessaria interazione e riduzione ad unità organica di un interesse di natura soggettiva ed uno di natura collettiva.File | Dimensione | Formato | |
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