La lettura della tragedia Il Re Torrismondo di Tasso (1587) propone una riflessione sul magismo tassiano a partire dalla proposta interpretativa di B. T. Sozzi del 1953, secondo la quale nella tragedia il magismo, componente vitale della Liberata, discenderebbe nell’inconscio del poeta radicandovisi come funesta superstizione pratica, svilita e passivamente subìta. La analisi del Torrismondo, invece, mostra la attualità costante del magismo poetico tassiano come autentica espressione di un universo filosofico estetico e culturale in piena sintonia con lo spirito del tempo, tra razionalismo aristotelico e neoplatonismo ermetico, e con la produzione teorica dei Discorsi e delle Lettere poetiche.
Carta, A. (2014). Sul magismo nel Re Torrismondo di Tasso. INVERBIS, IV, N. 2(anno IV, N. 2, 2014), 107-120.
Sul magismo nel Re Torrismondo di Tasso
CARTA, Ambra
2014-01-01
Abstract
La lettura della tragedia Il Re Torrismondo di Tasso (1587) propone una riflessione sul magismo tassiano a partire dalla proposta interpretativa di B. T. Sozzi del 1953, secondo la quale nella tragedia il magismo, componente vitale della Liberata, discenderebbe nell’inconscio del poeta radicandovisi come funesta superstizione pratica, svilita e passivamente subìta. La analisi del Torrismondo, invece, mostra la attualità costante del magismo poetico tassiano come autentica espressione di un universo filosofico estetico e culturale in piena sintonia con lo spirito del tempo, tra razionalismo aristotelico e neoplatonismo ermetico, e con la produzione teorica dei Discorsi e delle Lettere poetiche.File | Dimensione | Formato | |
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