Lo scritto rielabora la relazione svolta, su invito, al convegno su “Il rito accusatorio a vent’anni dalla grande riforma. Continuità, fratture, nuovi orizzonti”, organizzato dall’Associazione tra gli studiosi del processo penale. Il frastagliato arcipelago delle forme della semplificazione avanzata è studiato nei suoi rapporti intersistematici con le dimensioni del processo giudiziario tradizionale: rispetto alle modellistiche tradizionali della giurisdizione penale, le periferie suburbane dei paradigmi di semplificazione avanzata rispondono a logiche ‘altre’ e modellano congegni plurali di diversion che si sviluppano, anzitutto sul piano culturale, lungo pattern già proficuamente sperimentati nell’esperienza comparata o in laboratori connotati da spiccate specialità (il rito minorile, il processo penale per reati di competenza del giudice di pace). Le scansioni esaminate riguardano le clausole di irrilevanza, i paradigmi di probation e le pratiche mediative tra sistema giudiziario e sistema di esperienza: morfologie e sistematiche sono scandagliate secondo l’asse – suggerito dal titolo del convegno – delle linee di continuità e di discontinuità nello sviluppo dei vent’anni di esperienza del codice del 1988 e delle prospettive che si dischiudono sul piano culturale, degli sviluppi normativi e delle istanze della prassi.
Di Chiara, G. (2012). Le forme della semplificazione avanzata: dall’irrilevanza del fatto alla mediazione. In F. Ruggieri (a cura di), Il rito accusatorio a vent’anni dalla grande riforma. Continuità, fratture, nuovi orizzonti (pp. 325-348). Milano : Giuffrè.
Le forme della semplificazione avanzata: dall’irrilevanza del fatto alla mediazione
DI CHIARA, Giuseppe
2012-01-01
Abstract
Lo scritto rielabora la relazione svolta, su invito, al convegno su “Il rito accusatorio a vent’anni dalla grande riforma. Continuità, fratture, nuovi orizzonti”, organizzato dall’Associazione tra gli studiosi del processo penale. Il frastagliato arcipelago delle forme della semplificazione avanzata è studiato nei suoi rapporti intersistematici con le dimensioni del processo giudiziario tradizionale: rispetto alle modellistiche tradizionali della giurisdizione penale, le periferie suburbane dei paradigmi di semplificazione avanzata rispondono a logiche ‘altre’ e modellano congegni plurali di diversion che si sviluppano, anzitutto sul piano culturale, lungo pattern già proficuamente sperimentati nell’esperienza comparata o in laboratori connotati da spiccate specialità (il rito minorile, il processo penale per reati di competenza del giudice di pace). Le scansioni esaminate riguardano le clausole di irrilevanza, i paradigmi di probation e le pratiche mediative tra sistema giudiziario e sistema di esperienza: morfologie e sistematiche sono scandagliate secondo l’asse – suggerito dal titolo del convegno – delle linee di continuità e di discontinuità nello sviluppo dei vent’anni di esperienza del codice del 1988 e delle prospettive che si dischiudono sul piano culturale, degli sviluppi normativi e delle istanze della prassi.File | Dimensione | Formato | |
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