‘Cloud computing’ in simplified terms can be understood as the storing, processing and use of data on remotely located computers accessed over the internet. This means that users can command almost unlimited computing power on demand, that they do not have to make major capital investments to fulfil their needs and that they can get to their data from anywhere with an internet connection (COM(2012) 529 final, unleashing the potential of cloud computing in Europe). The essay focuses on the problems of privacy and data security in european law and italian law from the perspective of cloud computing.

Il cloud computing è un ritrovato deputato all'archiviazione, elaborazione e uso di dati su computer remoti, grazie al quale gli utenti hanno a disposizione una potenza di elaborazione quasi illimitata, non sono tenuti ad investire grandi capitali per soddisfare le proprie esigenze e possono accedere ai loro dati ovunque sia disponibile una connessione Internet. Il presente scritto si propone di contribuire ad una migliore comprensione della nuova tecnologia e alla ricostruzione dell'attuale (invero scarno) quadro giuridico, ciò che può aiutare a superare i principali problemi posti dalla nuvola al diritto dei privati e riconducibili, primariamente, alla protezione dei dati, al diritto dei contratti e agli IPRs. Dando conto dei principali atti normativi italiani ed europei in materia, ci si concentrerà soprattutto sul primo profilo per almeno due ordini di ragioni, variamente interrelate. Da una parte, perché, pur mancando una disciplina organica che risolva tutte le questioni giuridiche connesse al cloud, uno studio complessivo dei frammenti normativi rivela che il campo della protezione dei dati è quello in cui la produzione normativa è più cospicua. Dall'altra parte, perché le paure circa la sicurezza dei dati archiviati nella nuvola costituiscono il principale freno alla diffusione della tecnologia in esame. Nonostante la dimostrata rilevanza del cloud, è stato notato che i legislatori e le istituzioni sono ancora confusi su ciò che la nuvola informatica realmente può significare per la società dell’informazione: i giuristi sono quindi chiamati al compito improcrastinabile di (ri)costruire un framework normativo adeguato alle nuove sfide, tale da resistere al «digital tsunami», non rinunciando a preservare la coerenza del sistema.

Noto La Diega, G. (2014). Cloud Computing e protezione dei dati nel web 3.0. GIUSTIZIA CIVILE.COM, 2014, 1-16 [http://ssrn.com/abstract=2425280].

Cloud Computing e protezione dei dati nel web 3.0

NOTO LA DIEGA, Guido
2014-01-01

Abstract

‘Cloud computing’ in simplified terms can be understood as the storing, processing and use of data on remotely located computers accessed over the internet. This means that users can command almost unlimited computing power on demand, that they do not have to make major capital investments to fulfil their needs and that they can get to their data from anywhere with an internet connection (COM(2012) 529 final, unleashing the potential of cloud computing in Europe). The essay focuses on the problems of privacy and data security in european law and italian law from the perspective of cloud computing.
2014
Settore IUS/01 - Diritto Privato
Settore IUS/14 - Diritto Dell'Unione Europea
Noto La Diega, G. (2014). Cloud Computing e protezione dei dati nel web 3.0. GIUSTIZIA CIVILE.COM, 2014, 1-16 [http://ssrn.com/abstract=2425280].
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Descrizione: G. NOTO LA DIEGA, Cloud computing e protezione dei dati personali
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