L'obiettivo di questo studio è indagare se un training in intelligenza emotiva (IE) in pre-adolescenti immigrati di seconda generazione, aiuta a migliorare il benessere individuale e l’accettazione sociale, favorendo così l’inclusione sociale. A tal fine, sono state coinvolte due classi di un istituto comprensivo di Palermo: una sperimentale e una di controllo, per un totale di 38 partecipanti di cui 17 immigrati e 21 autoctoni, tra i 12 e 15 anni di etá. Il training ha integrato metodologie e attivitá dei programmi INTEMO (Ruiz-Aranda 2013) e “Sviluppare l’Intelligenza Emotiva” (D’Amico e De Caro, 2008). Entrambi i programmi si basano sul modello di ability IE di Mayer e Salovey, (1997). Gli strumenti di misura sono stati: Test IE-ACCME D'Amico, (2013), scala del benessere psicologico di Carol Ryff adattata da Ruini (2003), prova di comprensione di lettura della lingua italiana e test di Moreno. I risultati attesi, in linea con la letteratura, sono: miglioramento delle competenze emotive (Brackett y Katulak, 2007), del benessere individuale e delle relazioni sociali tra pari. I risultati dello studio ancora in corso, saranno discussi in sede congressuale.
Mejia Diaz, J.J. (2014). Il ruolo dell’Intelligenza Emotiva nell’adattamento psico-sociale di adolescenti immigrati di seconda generazione. [Altro].
Il ruolo dell’Intelligenza Emotiva nell’adattamento psico-sociale di adolescenti immigrati di seconda generazione.
MEJIA DIAZ, Jhony Jalier
2014-01-01
Abstract
L'obiettivo di questo studio è indagare se un training in intelligenza emotiva (IE) in pre-adolescenti immigrati di seconda generazione, aiuta a migliorare il benessere individuale e l’accettazione sociale, favorendo così l’inclusione sociale. A tal fine, sono state coinvolte due classi di un istituto comprensivo di Palermo: una sperimentale e una di controllo, per un totale di 38 partecipanti di cui 17 immigrati e 21 autoctoni, tra i 12 e 15 anni di etá. Il training ha integrato metodologie e attivitá dei programmi INTEMO (Ruiz-Aranda 2013) e “Sviluppare l’Intelligenza Emotiva” (D’Amico e De Caro, 2008). Entrambi i programmi si basano sul modello di ability IE di Mayer e Salovey, (1997). Gli strumenti di misura sono stati: Test IE-ACCME D'Amico, (2013), scala del benessere psicologico di Carol Ryff adattata da Ruini (2003), prova di comprensione di lettura della lingua italiana e test di Moreno. I risultati attesi, in linea con la letteratura, sono: miglioramento delle competenze emotive (Brackett y Katulak, 2007), del benessere individuale e delle relazioni sociali tra pari. I risultati dello studio ancora in corso, saranno discussi in sede congressuale.File | Dimensione | Formato | |
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