Scopo del lavoro Il ruolo dei livelli di testosterone plasmatico e della disfunzione erettile come marcatori precoci di disfunzione endoteliale non è ben definito. Pertanto, abbiamo cercato di analizzare la relazione tra testosterone plasmatico e disfunzione erettile, in rapporto alla funzione endoteliale. Materiali e metodi Abbiamo quindi arruolato 802 pazienti in prevenzione primaria, con una stima di rischio cardiovascolare (CV) intermedio secondo la carta del rischio di Framingham, di età compresa fra 40 e 80 anni, che si sono sottoposti all’esame ecografico della dilatazione flusso mediata dell’arteria brachiale destra, alla valutazione della disfunzione erettile attraverso il questionario International index of erectile function-5 score (IIEF-5) , e al dosaggio dei livelli plasmatici di testosterone totale. Risultati All’analisi di regressione lineare, con l’aumentare dei livelli di testosterone, aumentavano in maniera statisticamente significativa sia la funzione endoteliale (t=9.40; 95% CI da 0.9318 a 1.4234; p < 0.0001) che la funzione erettile (t=8.96; 95% CI da 0.7642 a 1.1932; p< 0,001) sia con la disfunzione erettile severa (OR 0,78; CI 0,62 -0,86), e moderata (OR 0,85; CI 0,72 - 0,97) che con una peggiore funzione endoteliale [(OR 0,68; CI 0,59- 0,79) e (OR 0,76; CI 0,63 - 0,83) rispettivamente]. Invece, le forme più sfumate di disfunzione erettile come quella lieve (OR 0.94; CI 0.82 - 1.07; p=0.03) e lieve-moderata (OR 0,8; CI 0,69 - 0,94; p Discussione Abbiamo quindi dimostrato una correlazione significativa tra livelli più bassi di testosterone plasmatico totale, disfunzione erettile ed una peggiore funzione endoteliale in una popolazione di soggetti asintomatici e a rischio CV intermedio. In particolar modo, nel sottogruppo di pazienti con disfunzione erettile moderatasevera, abbiamo visto che coloro che hanno livelli più bassi di testosterone hanno anche delle percentuali di dilatazione flusso mediata inferiori, e quindi una peggiore funzione endoteliale. Conclusioni Sulla base di questi risultati, consigliamo la valutazione della disfunzione erettile attraverso l’IIEF-5, e il dosaggio dei livelli di testosterone totale plasmatico, per ottenere una stratificazione più accurata del rischio CV nei pazienti asintomatici, ma con rischio intermedio secondo le stime della carta di Framingham.
Pavone, C., Iacona, R., Evola, V., Di Piazza, M., Corrado, E., Novo, G., et al. (2014). Relazione tra disfunzione erettile, livelli di testosterone e funzione endoteliale in pazienti a rischio cardiovascolare intermedio secondo le stime della Carta di Framingham” – P259. In 87° Congresso Nazionale della Società Italiana di Urologia - Libro Abstract (pp.266-266).
Relazione tra disfunzione erettile, livelli di testosterone e funzione endoteliale in pazienti a rischio cardiovascolare intermedio secondo le stime della Carta di Framingham” – P259
PAVONE, Carlo;Corrado, E;NOVO, Giuseppina;NOVO, Salvatore
2014-01-01
Abstract
Scopo del lavoro Il ruolo dei livelli di testosterone plasmatico e della disfunzione erettile come marcatori precoci di disfunzione endoteliale non è ben definito. Pertanto, abbiamo cercato di analizzare la relazione tra testosterone plasmatico e disfunzione erettile, in rapporto alla funzione endoteliale. Materiali e metodi Abbiamo quindi arruolato 802 pazienti in prevenzione primaria, con una stima di rischio cardiovascolare (CV) intermedio secondo la carta del rischio di Framingham, di età compresa fra 40 e 80 anni, che si sono sottoposti all’esame ecografico della dilatazione flusso mediata dell’arteria brachiale destra, alla valutazione della disfunzione erettile attraverso il questionario International index of erectile function-5 score (IIEF-5) , e al dosaggio dei livelli plasmatici di testosterone totale. Risultati All’analisi di regressione lineare, con l’aumentare dei livelli di testosterone, aumentavano in maniera statisticamente significativa sia la funzione endoteliale (t=9.40; 95% CI da 0.9318 a 1.4234; p < 0.0001) che la funzione erettile (t=8.96; 95% CI da 0.7642 a 1.1932; p< 0,001) sia con la disfunzione erettile severa (OR 0,78; CI 0,62 -0,86), e moderata (OR 0,85; CI 0,72 - 0,97) che con una peggiore funzione endoteliale [(OR 0,68; CI 0,59- 0,79) e (OR 0,76; CI 0,63 - 0,83) rispettivamente]. Invece, le forme più sfumate di disfunzione erettile come quella lieve (OR 0.94; CI 0.82 - 1.07; p=0.03) e lieve-moderata (OR 0,8; CI 0,69 - 0,94; p Discussione Abbiamo quindi dimostrato una correlazione significativa tra livelli più bassi di testosterone plasmatico totale, disfunzione erettile ed una peggiore funzione endoteliale in una popolazione di soggetti asintomatici e a rischio CV intermedio. In particolar modo, nel sottogruppo di pazienti con disfunzione erettile moderatasevera, abbiamo visto che coloro che hanno livelli più bassi di testosterone hanno anche delle percentuali di dilatazione flusso mediata inferiori, e quindi una peggiore funzione endoteliale. Conclusioni Sulla base di questi risultati, consigliamo la valutazione della disfunzione erettile attraverso l’IIEF-5, e il dosaggio dei livelli di testosterone totale plasmatico, per ottenere una stratificazione più accurata del rischio CV nei pazienti asintomatici, ma con rischio intermedio secondo le stime della carta di Framingham.File | Dimensione | Formato | |
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