Delimitato ad Ovest dal cardo che collegava il Teatro al Decumano Massimo di Sabratha, l'isolato a Nord-Ovest del Teatro romano si fa risalire al II secolo. Caduto in abbandono dopo il terremoto del 365 d.C., il quartiere viene occupato da un'area funeraria a cielo aperto, di cui ad oggi restano visibili 84 sepolture, in gran parte violate. Le tipologie funerarie censite sono quattro, fra le più peculiari dell'Africa romana nell'arco cronologico compreso fra il IV e il pieno VI secolo d.C. Questa prima analisi dell'area cimiteriale, effettuata nell'ambito del PRIN 2008, ha consentito anche di individuare alcuni criteri dell'organizzazione dello spazio funerario e dei modi dell'autorappresentazione.
Vitale, E. (2012). SABRATHA - La necropoli a Nord-Est del Teatro nell'insula 8 della Regio IV [Altro].
SABRATHA - La necropoli a Nord-Est del Teatro nell'insula 8 della Regio IV
VITALE, Emma
2012-01-01
Abstract
Delimitato ad Ovest dal cardo che collegava il Teatro al Decumano Massimo di Sabratha, l'isolato a Nord-Ovest del Teatro romano si fa risalire al II secolo. Caduto in abbandono dopo il terremoto del 365 d.C., il quartiere viene occupato da un'area funeraria a cielo aperto, di cui ad oggi restano visibili 84 sepolture, in gran parte violate. Le tipologie funerarie censite sono quattro, fra le più peculiari dell'Africa romana nell'arco cronologico compreso fra il IV e il pieno VI secolo d.C. Questa prima analisi dell'area cimiteriale, effettuata nell'ambito del PRIN 2008, ha consentito anche di individuare alcuni criteri dell'organizzazione dello spazio funerario e dei modi dell'autorappresentazione.File | Dimensione | Formato | |
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