Per due milioni di anni abbiamo vissuto a contatto con il fuori, non nel buio delle grotte, ma in luoghi intermedi tra il chiuso e l’aperto: spalle alla roccia, occhi nella valle. Pochi secoli di civiltà industriale e di urbanesimo soffocante ci hanno abituato a vivere in scatole da scarpe. Tutto l’abitare va ripensato da qui, dalla constatazione che eravamo fatti per praterie e foreste, che ci piaceva e ancora ci piace vivere nell’aperto, che facevamo case temporanee, leggere, che avevamo di meno e immaginavamo di più. Sono le esperienze più estreme, quelle del limite e del lontano, che hanno qualcosa da dire sul fare casa oggi: capanne, bivacchi, tende, rifugi, ripari di fortuna, un’architettura minima, essenziale, ma più densa degli edifici materiali e simbolici in cui abbiamo finito per nasconderci. Dalla preistoria nomade alla casa aumentata dei nuovi media, dallo shelter rudimentale all’architettura di emergenza, dal macroalveare alla nano house, dai fast-places all’abitare- per-sempre, questo libro è un’esplorazione a rovescio delle radici antropologiche dell’abitare.
Meschiari, M. (2014). Less is Home. Antropologie dello spazio domestico. Bologna : Compositori.
Less is Home. Antropologie dello spazio domestico
MESCHIARI, Matteo
2014-01-01
Abstract
Per due milioni di anni abbiamo vissuto a contatto con il fuori, non nel buio delle grotte, ma in luoghi intermedi tra il chiuso e l’aperto: spalle alla roccia, occhi nella valle. Pochi secoli di civiltà industriale e di urbanesimo soffocante ci hanno abituato a vivere in scatole da scarpe. Tutto l’abitare va ripensato da qui, dalla constatazione che eravamo fatti per praterie e foreste, che ci piaceva e ancora ci piace vivere nell’aperto, che facevamo case temporanee, leggere, che avevamo di meno e immaginavamo di più. Sono le esperienze più estreme, quelle del limite e del lontano, che hanno qualcosa da dire sul fare casa oggi: capanne, bivacchi, tende, rifugi, ripari di fortuna, un’architettura minima, essenziale, ma più densa degli edifici materiali e simbolici in cui abbiamo finito per nasconderci. Dalla preistoria nomade alla casa aumentata dei nuovi media, dallo shelter rudimentale all’architettura di emergenza, dal macroalveare alla nano house, dai fast-places all’abitare- per-sempre, questo libro è un’esplorazione a rovescio delle radici antropologiche dell’abitare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
MESCHIARI Less is Home.pdf
Solo gestori archvio
Dimensione
3.83 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.83 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.