SI TRATTA DELLA PRIMA TRADUZIONE DI UN OPERA ESEGETICO-FILOSOFICA DEL TREDICESIMO SECOLO REDATTA ORIGINARIAMENTE IN EBRAICO E MAI TRADOTTA IN ALTRA LINGUA. ANATOLI, CHE OPERO'' PRESSO LA CORTE DI FEDERICO II DI SVEVIA, E'' IL PRIMO EBREO CHE COLLABORA ATTIVAMENTE CON UN CRISTIANO, MICHELE SCOTO, E CHE CITA NEL SUO TESTO ESEGESI PROPOSTE DALLO STESSO IMPERATORE. IL TESTO E'' DUNQUE ANCHE UNA PREZIOSA FONTE SULL''AMBIENTE CULTURALE DELLA CORTE DI FEDERICOII.
PEPI, L. (2004). Anatoli Ja’aqov, Il pungolo dei discepoli (Malmad ha-talmidim), Il sapere di un ebreo e Federico II. PALERMO : Officina di studi medievali.
Anatoli Ja’aqov, Il pungolo dei discepoli (Malmad ha-talmidim), Il sapere di un ebreo e Federico II
PEPI, Luciana
2004-01-01
Abstract
SI TRATTA DELLA PRIMA TRADUZIONE DI UN OPERA ESEGETICO-FILOSOFICA DEL TREDICESIMO SECOLO REDATTA ORIGINARIAMENTE IN EBRAICO E MAI TRADOTTA IN ALTRA LINGUA. ANATOLI, CHE OPERO'' PRESSO LA CORTE DI FEDERICO II DI SVEVIA, E'' IL PRIMO EBREO CHE COLLABORA ATTIVAMENTE CON UN CRISTIANO, MICHELE SCOTO, E CHE CITA NEL SUO TESTO ESEGESI PROPOSTE DALLO STESSO IMPERATORE. IL TESTO E'' DUNQUE ANCHE UNA PREZIOSA FONTE SULL''AMBIENTE CULTURALE DELLA CORTE DI FEDERICOII.File in questo prodotto:
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