L'architettura della Sicilia sud orientale e quella di Malta hanno goduto per secoli di un continuo interscambio di maestranze e di esperienze professionali. Le strette affinità tra i materiali lapidei da costruzione locali hanno reso ancora più stringente il confronto, permettendo significativi avanzamenti nelle pratiche stereotomiche. Tra le molteplici stagioni che meritano approfondimenti specifici, la fase finale del XVIII secolo appare particolarmente intrigante. Il ruolo di un architetto con una formazione internazionale come Stefano Ittar non va limitato al rinnovamento linguistico, ma apre il campo anche una all'applicazione di temi di stereotomia moderna che sembrano presupporre la conoscenza di coevi modelli di cultura francese. Per comprendere pienamente l'intreccio fra tradizioni locali e applicazione di modelli contemporanei, insieme a Ittar va esaminata anche l'attività progettuale e costruttiva del suo stretto entourage che tra fine Settecento e primi anni del XVIII secolo produce esiti ancora poco studiati in alcuni centri del Val di Noto.
Nobile, R. (2013). Note sulla stereotomia tra Sicilia sud-orientale e Malta nel secondo Settecento. In The art and craft of masonry costruction. Design-Stereotomy-Conservation (pp.116-121). Malta : Heritage Malta.
Note sulla stereotomia tra Sicilia sud-orientale e Malta nel secondo Settecento
NOBILE, Rosario
2013-01-01
Abstract
L'architettura della Sicilia sud orientale e quella di Malta hanno goduto per secoli di un continuo interscambio di maestranze e di esperienze professionali. Le strette affinità tra i materiali lapidei da costruzione locali hanno reso ancora più stringente il confronto, permettendo significativi avanzamenti nelle pratiche stereotomiche. Tra le molteplici stagioni che meritano approfondimenti specifici, la fase finale del XVIII secolo appare particolarmente intrigante. Il ruolo di un architetto con una formazione internazionale come Stefano Ittar non va limitato al rinnovamento linguistico, ma apre il campo anche una all'applicazione di temi di stereotomia moderna che sembrano presupporre la conoscenza di coevi modelli di cultura francese. Per comprendere pienamente l'intreccio fra tradizioni locali e applicazione di modelli contemporanei, insieme a Ittar va esaminata anche l'attività progettuale e costruttiva del suo stretto entourage che tra fine Settecento e primi anni del XVIII secolo produce esiti ancora poco studiati in alcuni centri del Val di Noto.File | Dimensione | Formato | |
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