Il corretto svolgimento del compito visivo viene garantito dalle adeguate condizioni del microclima luminoso in ambiente, che risultano fondamentali per la produttivita del soggetto. Nella ricerca, si e evidenziato come alcuni dei parametri di valutazione degli ambienti, illuminati naturalmente, attualmente utilizzati, nel caso oggetto dello studio, come il Daylight Factor medio [%] e il fattore di uniformita, richiedano una applicazione critica e mirata, affinche possano fornire un quadro qualitativo completo delle condizioni reali dell’ambiente. Frequentemente, a causa di alcuni gradi di liberta all’interno degli intervalli di accettabilita definiti dalla normativa, la descrizione, comunemente utilizzata, delle condizioni illuminotecniche dell’ambiente puo non essere esaustiva, con conseguente incompletezza nella definizione delle condizioni atte a garantire il benessere psico–fisico dell’individuo. Uno degli obiettivi che questa ricerca si pone e quello di analizzare criticamente le disuniformita, spaziali e temporali, che si verificano in ambiente quali possibili cause di discomfort per l’occupante, in altri termini si propone di analizzare e misurare come i valori che assumono i parametri illuminotecnici in oggetto si distribuiscono nello spazio analizzato e come variano nel tempo. Tale analisi e stata sviluppata mediante un approccio entropico-probabilistico, allo scopo di verificare e proporre possibili strumenti integrativi degli attuali metodi di valutazione del microclima luminoso in ambiente confinato. Il metodo comprende l’elaborazione di una casistica di base costituita da volumi semplici di differente geometria e dimensioni, con differenti tipologie e dimensioni di aperture, ma con uguale orientamento. La casistica di base e stata successivamente incrementata con l’introduzione di alcune disuniformita spaziali riguardanti le caratteristiche di alcune pareti (coefficiente di assorbimento a=0) e con la diversificazione della posizione delle aperture, delle quali viene mantenuto l’orientamento a Sud. L’analisi delle disuniformita e stata ulteriormente approfondita introducendo, nella casistica prima citata, lo studio su alcune postazioni lavorative tipo. Le simulazioni effettuate hanno consentito di calcolare, per ogni ambiente, l’entropia massima Hmax raggiungibile nelle diverse configurazioni e di analizzare la variazione di entropia H secondo le diverse condizioni a cui l’ambiente campione e stato sottoposto. Dai risultati ottenuti si puo affermare che uno dei parametri supplementari per la valutazione della qualita del microclima luminoso in ambiente potrebbe essere rappresentato dal termine H/Hmax valutato in termini sia spaziali che temporali. La scarsa correlazione tra H/Hmax e il fattore di uniformita suggerisce una possibile riconsiderazione di tale parametro per la valutazione delle condizioni illuminotecniche in ambiente, mentre secondo la casistica elaborata, la correlazione tra H/Hmax e il Daylight Factor medio evidenzia che il parametro DFm, non risulta esaustivo, come vorrebbe la norma, per descrivere le condizioni in ambiente, in quanto “nasconde” ogni informazione circa la distribuzione dei valori puntali in ambiente. Contestualmente allo sviluppo della metodologia con approccio entropico-probabilistico, la ricerca ha affrontato anche una valutazione secondo un approccio legato alla valutazione soggettiva del fruitore dell’ambiente. Per tale motivo, sulla scorta di una estesa ed approfondita analisi dello stato dell’arte, e stato elaborato un test di valutazione individuale a risposta multipla che e stato sottoposto agli utenti di diversi ambienti campione, prevalentemente sale lettura e biblioteche dell’Ateneo di Palermo. Il questionario e stato sviluppato in collaborazione con medici del lavoro, per approfondire e classificare la risposta del soggetto anche in relazione alle capacita visive di partenza di questo. La struttura del questionario comprende ora e giorno di compilazione, una parte relativa alla storia personale del soggetto (eta, sesso, patologie pregresse, etc…), una parte riferita alla valutazione della luce naturale ed artificiale all’interno dell’ambiente in generale, e sul piano di lavoro, in termini di quantita, qualita, colore della luce, verificarsi di fenomeni di abbagliamento, ecc… Il test considera anche la possibilita di controllo delle aperture e/o delle schermature, la possibilita di interazione con l’illuminazione naturale/artificiale ed infine i fattori di rischio legati al compito visivo svolto al videoterminale. La campagna di rilevamento e stata effettuata nei giorni prossimi al 21 settembre e al 21 marzo 2011 raggiungendo un campione di 519 test compilati. Contestualmente alla compilazione del test sono state effettuate misure in situ dei livelli di illuminamento al fine di contestualizzare la risposta del soggetto in base anche alle condizioni meteorologiche considerate, come noto, fattore di influenza sulla risposta. La ricerca propone quindi diversi spunti per un diverso approccio integrato alla progettazione e valutazione delle caratteristiche del microclima luminoso, al fine di garantire il raggiungimento del comfort visivo dell’occupante e la riduzione del rischio legato alle cattive condizioni illuminotecniche per il corretto svolgimento del compito visivo.

(2012). METODI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEL COMFORT VISIVO. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Palermo, 2012).

METODI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEL COMFORT VISIVO

GALATIOTO, Alessandra
2012-04-02

Abstract

Il corretto svolgimento del compito visivo viene garantito dalle adeguate condizioni del microclima luminoso in ambiente, che risultano fondamentali per la produttivita del soggetto. Nella ricerca, si e evidenziato come alcuni dei parametri di valutazione degli ambienti, illuminati naturalmente, attualmente utilizzati, nel caso oggetto dello studio, come il Daylight Factor medio [%] e il fattore di uniformita, richiedano una applicazione critica e mirata, affinche possano fornire un quadro qualitativo completo delle condizioni reali dell’ambiente. Frequentemente, a causa di alcuni gradi di liberta all’interno degli intervalli di accettabilita definiti dalla normativa, la descrizione, comunemente utilizzata, delle condizioni illuminotecniche dell’ambiente puo non essere esaustiva, con conseguente incompletezza nella definizione delle condizioni atte a garantire il benessere psico–fisico dell’individuo. Uno degli obiettivi che questa ricerca si pone e quello di analizzare criticamente le disuniformita, spaziali e temporali, che si verificano in ambiente quali possibili cause di discomfort per l’occupante, in altri termini si propone di analizzare e misurare come i valori che assumono i parametri illuminotecnici in oggetto si distribuiscono nello spazio analizzato e come variano nel tempo. Tale analisi e stata sviluppata mediante un approccio entropico-probabilistico, allo scopo di verificare e proporre possibili strumenti integrativi degli attuali metodi di valutazione del microclima luminoso in ambiente confinato. Il metodo comprende l’elaborazione di una casistica di base costituita da volumi semplici di differente geometria e dimensioni, con differenti tipologie e dimensioni di aperture, ma con uguale orientamento. La casistica di base e stata successivamente incrementata con l’introduzione di alcune disuniformita spaziali riguardanti le caratteristiche di alcune pareti (coefficiente di assorbimento a=0) e con la diversificazione della posizione delle aperture, delle quali viene mantenuto l’orientamento a Sud. L’analisi delle disuniformita e stata ulteriormente approfondita introducendo, nella casistica prima citata, lo studio su alcune postazioni lavorative tipo. Le simulazioni effettuate hanno consentito di calcolare, per ogni ambiente, l’entropia massima Hmax raggiungibile nelle diverse configurazioni e di analizzare la variazione di entropia H secondo le diverse condizioni a cui l’ambiente campione e stato sottoposto. Dai risultati ottenuti si puo affermare che uno dei parametri supplementari per la valutazione della qualita del microclima luminoso in ambiente potrebbe essere rappresentato dal termine H/Hmax valutato in termini sia spaziali che temporali. La scarsa correlazione tra H/Hmax e il fattore di uniformita suggerisce una possibile riconsiderazione di tale parametro per la valutazione delle condizioni illuminotecniche in ambiente, mentre secondo la casistica elaborata, la correlazione tra H/Hmax e il Daylight Factor medio evidenzia che il parametro DFm, non risulta esaustivo, come vorrebbe la norma, per descrivere le condizioni in ambiente, in quanto “nasconde” ogni informazione circa la distribuzione dei valori puntali in ambiente. Contestualmente allo sviluppo della metodologia con approccio entropico-probabilistico, la ricerca ha affrontato anche una valutazione secondo un approccio legato alla valutazione soggettiva del fruitore dell’ambiente. Per tale motivo, sulla scorta di una estesa ed approfondita analisi dello stato dell’arte, e stato elaborato un test di valutazione individuale a risposta multipla che e stato sottoposto agli utenti di diversi ambienti campione, prevalentemente sale lettura e biblioteche dell’Ateneo di Palermo. Il questionario e stato sviluppato in collaborazione con medici del lavoro, per approfondire e classificare la risposta del soggetto anche in relazione alle capacita visive di partenza di questo. La struttura del questionario comprende ora e giorno di compilazione, una parte relativa alla storia personale del soggetto (eta, sesso, patologie pregresse, etc…), una parte riferita alla valutazione della luce naturale ed artificiale all’interno dell’ambiente in generale, e sul piano di lavoro, in termini di quantita, qualita, colore della luce, verificarsi di fenomeni di abbagliamento, ecc… Il test considera anche la possibilita di controllo delle aperture e/o delle schermature, la possibilita di interazione con l’illuminazione naturale/artificiale ed infine i fattori di rischio legati al compito visivo svolto al videoterminale. La campagna di rilevamento e stata effettuata nei giorni prossimi al 21 settembre e al 21 marzo 2011 raggiungendo un campione di 519 test compilati. Contestualmente alla compilazione del test sono state effettuate misure in situ dei livelli di illuminamento al fine di contestualizzare la risposta del soggetto in base anche alle condizioni meteorologiche considerate, come noto, fattore di influenza sulla risposta. La ricerca propone quindi diversi spunti per un diverso approccio integrato alla progettazione e valutazione delle caratteristiche del microclima luminoso, al fine di garantire il raggiungimento del comfort visivo dell’occupante e la riduzione del rischio legato alle cattive condizioni illuminotecniche per il corretto svolgimento del compito visivo.
2-apr-2012
METODI; VALUTAZIONE; COMFORT;
(2012). METODI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEL COMFORT VISIVO. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Palermo, 2012).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi_dottorato_galatioto.pdf

accesso aperto

Dimensione 6.07 MB
Formato Adobe PDF
6.07 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/94813
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact