Il crescente impiego di fertilizzanti contenenti azoto ha avuto come effetto l'accumulo di nitrati nelle acque di falda. A causa della natura diffusa delle sorgenti di contaminazione, la necessità di individuare interventi di risanamento a basso costo e che richiedano attività gestionali ridotte è diventata prioritaria. In tale ottica, notevole interesse hanno recentemente riscosso i trattamenti biologici in situ, in grado di promuovere le denitrificazione delle acque di falda mediante la realizzazione di biobarriere. Nella nota vengono riportati i risultati di una ricerca sul processo di denitrificazione eterotrofa promosso utilizzando come fonte di carbonio tre materiali convenzionalmente considerati di scarto: corteccia di pino, sughero e sansa di olive. Test in colonna sono stati effettuati per un periodo di 200 giorni, al fine di osservare il processo di denitrificazione stimolato dai substrati prescelti; i risultati ottenuti alimentando acqua artificialmente contaminata di nitrati hanno mostrato buoni rendimenti di rimozione, evidenziando sostanziali differenze delle cinetiche di processo tra i vari substrati.
Morici, C., Capodici, M., Viviani, G. (2014). Test in colonna per la denitrificazione delle acque di falda: studio del comportamento di tre differenti substrati organici. In SiCon 2014 Workshop su: Siti Contaminati. Esperienze negli interventi di risanamento (pp.379-387). CSISA-Centro Studi di Ingegneria Sanitaria Ambientale Onlus.
Test in colonna per la denitrificazione delle acque di falda: studio del comportamento di tre differenti substrati organici
MORICI, Claudia;CAPODICI, Marco;VIVIANI, Gaspare
2014-01-01
Abstract
Il crescente impiego di fertilizzanti contenenti azoto ha avuto come effetto l'accumulo di nitrati nelle acque di falda. A causa della natura diffusa delle sorgenti di contaminazione, la necessità di individuare interventi di risanamento a basso costo e che richiedano attività gestionali ridotte è diventata prioritaria. In tale ottica, notevole interesse hanno recentemente riscosso i trattamenti biologici in situ, in grado di promuovere le denitrificazione delle acque di falda mediante la realizzazione di biobarriere. Nella nota vengono riportati i risultati di una ricerca sul processo di denitrificazione eterotrofa promosso utilizzando come fonte di carbonio tre materiali convenzionalmente considerati di scarto: corteccia di pino, sughero e sansa di olive. Test in colonna sono stati effettuati per un periodo di 200 giorni, al fine di osservare il processo di denitrificazione stimolato dai substrati prescelti; i risultati ottenuti alimentando acqua artificialmente contaminata di nitrati hanno mostrato buoni rendimenti di rimozione, evidenziando sostanziali differenze delle cinetiche di processo tra i vari substrati.File | Dimensione | Formato | |
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