Il volume raccoglie due lectures sul fare architettura, scritte nell’a.a. 2010/2011 durante il Laboratorio di Progettazione Architettonica tenuto dal Professor Marcello Panzarella dal titolo: un tour per la didattica; Un percorso verso il fare. Il lavoro è nato dall’attento ascolto, il dialogo e il confronto con alcuni amici che hanno animato l’intento: Emanuele Palazzotto per la prefazione da titolo Un racconto peripatetico ed Isabella Daidone, Antonio Minutella, Domenico Scirica che hanno prodotto i seguenti contributi: Lo spazio-funzione nell’Architettura; Il sistema di servizi nella città a rete; Spazio nell’ibrido. Il testo “Tracce di un percorso” (ovviamente) non dà soluzioni, ma suggerisce prospettive, sollecita a riconoscere nuove visioni per misurare la realtà, invita a studiare nuove pratiche, individuare nuove funzioni, sottolinea l’importanza del definire un contesto collaborativi e considerare i servizi come relazioni tra luoghi, persone e cose. Il riconoscere queste ragioni significa comprenderne nuovi rapporti spaziali, in modo responsabile, tra le connessioni con il reale che ci circonda con una serie di grandi “questioni” di tipo sociale, urbano, ambientale e politico. L’obiettivo principale di queste due lectures è l’identificazione e l’approfondimento dei rapporti nello spazio costruito che si vive e si percepisce con le sue varianti tipologiche e morfologiche; il capire come la qualità architettonica potrà contribuire a modificare il carattere dei luoghi e il senso delle parti già costruite. La scena urbana genera spazi ibridi che per la loro natura rispondono ai cambiamenti del nostro tempo. Intorno a loro, con ragioni autonome e differenti, si sviluppano nuovi paradigmi, che possono essere gli strumenti di una possibile metodologia per l’azione progettuale. È un nuovo orizzonte come strumento di integrazione e relazione con il contesto che dobbiamo saper riconoscere. Dalla lettura del sito e del contesto possiamo trarre una serie di indicazioni che si prestano a diverse interpretazioni. Il contesto è un contenitore di fatti empirici che si relazionano fra loro e diventano le questioni del progetto stesso. La prospettiva è guardare le questioni del progetto con uno sguardo dal forte potere soggettivo, che ha un possibile duplice significato in cui si è soggetti e oggetti di riflessione. È uno sguardo che non si limita a registrare passivamente una realtà già data, come quella dagli edifici che la costruiscono. Questi sono luoghi dove l’architettura come disciplina, si deve interrogare in modo puntuale, rispetto agli elementi che la compongono, sulle finalità da perseguire, tra vincoli che la condizionano e gli strumenti con cui agire.

Giunta, S. (2012). Tracce di un percorso. Due lectures sul fare architettura. Geraci Siculo (PA) : Arianna.

Tracce di un percorso. Due lectures sul fare architettura

GIUNTA, Santo
2012-01-01

Abstract

Il volume raccoglie due lectures sul fare architettura, scritte nell’a.a. 2010/2011 durante il Laboratorio di Progettazione Architettonica tenuto dal Professor Marcello Panzarella dal titolo: un tour per la didattica; Un percorso verso il fare. Il lavoro è nato dall’attento ascolto, il dialogo e il confronto con alcuni amici che hanno animato l’intento: Emanuele Palazzotto per la prefazione da titolo Un racconto peripatetico ed Isabella Daidone, Antonio Minutella, Domenico Scirica che hanno prodotto i seguenti contributi: Lo spazio-funzione nell’Architettura; Il sistema di servizi nella città a rete; Spazio nell’ibrido. Il testo “Tracce di un percorso” (ovviamente) non dà soluzioni, ma suggerisce prospettive, sollecita a riconoscere nuove visioni per misurare la realtà, invita a studiare nuove pratiche, individuare nuove funzioni, sottolinea l’importanza del definire un contesto collaborativi e considerare i servizi come relazioni tra luoghi, persone e cose. Il riconoscere queste ragioni significa comprenderne nuovi rapporti spaziali, in modo responsabile, tra le connessioni con il reale che ci circonda con una serie di grandi “questioni” di tipo sociale, urbano, ambientale e politico. L’obiettivo principale di queste due lectures è l’identificazione e l’approfondimento dei rapporti nello spazio costruito che si vive e si percepisce con le sue varianti tipologiche e morfologiche; il capire come la qualità architettonica potrà contribuire a modificare il carattere dei luoghi e il senso delle parti già costruite. La scena urbana genera spazi ibridi che per la loro natura rispondono ai cambiamenti del nostro tempo. Intorno a loro, con ragioni autonome e differenti, si sviluppano nuovi paradigmi, che possono essere gli strumenti di una possibile metodologia per l’azione progettuale. È un nuovo orizzonte come strumento di integrazione e relazione con il contesto che dobbiamo saper riconoscere. Dalla lettura del sito e del contesto possiamo trarre una serie di indicazioni che si prestano a diverse interpretazioni. Il contesto è un contenitore di fatti empirici che si relazionano fra loro e diventano le questioni del progetto stesso. La prospettiva è guardare le questioni del progetto con uno sguardo dal forte potere soggettivo, che ha un possibile duplice significato in cui si è soggetti e oggetti di riflessione. È uno sguardo che non si limita a registrare passivamente una realtà già data, come quella dagli edifici che la costruiscono. Questi sono luoghi dove l’architettura come disciplina, si deve interrogare in modo puntuale, rispetto agli elementi che la compongono, sulle finalità da perseguire, tra vincoli che la condizionano e gli strumenti con cui agire.
2012
Settore ICAR/14 - Composizione Architettonica E Urbana
978-88-89943-88-5
Giunta, S. (2012). Tracce di un percorso. Due lectures sul fare architettura. Geraci Siculo (PA) : Arianna.
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