Nell’era dell’informazionalismo ciò che più conta non è l’informazione in sé, bensì la capacità cognitiva e tecnica di selezionarla ed elaborarla. Chi ne è dota- to è ai vertici del sistema sociale. Corresponsabili del grandissimo incremento di informazione pro capite sono i cosiddetti nuovi media. Le nostre scelte quotidiane sono spesso caratterizzate dalla relazione con sa- peri su cui non siamo in grado di effettuare alcun controllo e che dobbiamo com- piere attingendo alla fiducia. Ma se la necessità della fiducia è accettata come aproblematica quando ci si rapporta, per esempio, ai saperi medici o all’alta ingegneria, se si pensa all’uso delle nuove tecnologie si fa molta più fatica ad ammettere socraticamente la propria ignoranza, in quanto esse sono dotate di in- terfacce friendly che ci danno un’illusione di dominio sull’oggetto: un’illusione coltivata anche da una media education che ci ha erroneamente indotti a pensa- re a essi come strumenti. Una diversa prospettiva potrebbe rivelarci la natura di costrutto sia delle tecnologie in sé, sia di nozioni come rischio, sicurezza, fiducia a esse correlate. Il volume affronta, in questa direzione, il tema della fiducia in riferimento all’uso delle nuove tecnologie, attingendo alla tradizione sociologica ma anche alle scienze cognitive e all’economia, e ricorrendo a una simulazione multi-agente computer assistita.
FICI, A., CAPPELLO, G.E., POLIZZI, G. (2008). "Leggere" e "Scrivere" i media. L'uso delle nuove tecnologie tra delega e competenza. MILANO : FrancoAngeli.
"Leggere" e "Scrivere" i media. L'uso delle nuove tecnologie tra delega e competenza
FICI, Anna;CAPPELLO, GE;
2008-01-01
Abstract
Nell’era dell’informazionalismo ciò che più conta non è l’informazione in sé, bensì la capacità cognitiva e tecnica di selezionarla ed elaborarla. Chi ne è dota- to è ai vertici del sistema sociale. Corresponsabili del grandissimo incremento di informazione pro capite sono i cosiddetti nuovi media. Le nostre scelte quotidiane sono spesso caratterizzate dalla relazione con sa- peri su cui non siamo in grado di effettuare alcun controllo e che dobbiamo com- piere attingendo alla fiducia. Ma se la necessità della fiducia è accettata come aproblematica quando ci si rapporta, per esempio, ai saperi medici o all’alta ingegneria, se si pensa all’uso delle nuove tecnologie si fa molta più fatica ad ammettere socraticamente la propria ignoranza, in quanto esse sono dotate di in- terfacce friendly che ci danno un’illusione di dominio sull’oggetto: un’illusione coltivata anche da una media education che ci ha erroneamente indotti a pensa- re a essi come strumenti. Una diversa prospettiva potrebbe rivelarci la natura di costrutto sia delle tecnologie in sé, sia di nozioni come rischio, sicurezza, fiducia a esse correlate. Il volume affronta, in questa direzione, il tema della fiducia in riferimento all’uso delle nuove tecnologie, attingendo alla tradizione sociologica ma anche alle scienze cognitive e all’economia, e ricorrendo a una simulazione multi-agente computer assistita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.