The work research titled “On some aspects of the sentence in the roman civil trial” aims to identify the subjects of the sentence in the roman civil trial and to reconstruct its contents with reference to the three types of trial historically succeeded. In the first chapter, after a brief terminological survey and a review of the different positions undertaken by operant academics at the origin of bipartition, the attention focuses on the thesis leaning toward an original and full iurisdictio of rex, inclusive then of the power to judge. Afterwards an analysis of the various judgemental authorities, from the iudex to the arbiter to the collective bodies (Centumviri, Decemviri stlitibus iudicandis, Recuperatores, Septemviri), whose origins and jurisdictions are defined. The chapter concludes with considerations on the judgemental authorities in the extra ordinem procedures of the imperial age and in the cognitional process. The second chapter, focused on the contents of the sentence, opens with the Gai exegesis 4.48, which, supported by numerous textual evidences, would assume that in range of lege agere, the sentence, even being actually a verdict on the sacramentum, would implicitly authorize the winning part to the use of self-defence for the recovery of the controversial res. At the closure of the research, the analysis of the exclusively pecuniary content of the sentence in the formulaic process and the affirmation , in regards to the cognitional process, of a new sentence able to make to winning part attain the object of the demand claimed in trial.

Il lavoro di ricerca dal titolo “Su alcuni aspetti della sentenza nel processo civile romano” mira ad identificare i soggetti della sentenza nel processo civile romano ed a ricostruirne i contenuti in riferimento ai tre tipi di processo storicamente succedutisi. Nel primo capitolo, dopo una breve indagine terminologica e una rassegna delle diverse posizioni assunte dagli studiosi in ordine all’origine della bipartizione, l’attenzione viene concentrata sulla tesi che propende per un’originaria e piena iurisdictio del rex, comprensiva dunque anche del potere di giudicare. Quindi si passa ad esaminare i vari organi giudicanti, dal iudex all’arbiter fino agli organi collegiali (Centumviri, Decemviri stlitibus iudicandis, Recuperatores, Septemviri), dei quali si individuano le origini e le rispettive competenze. Il capitolo si chiude con la considerazione degli organi giudicanti nelle procedure extra ordinem di età imperiale e nel processo cognitorio. Il secondo capitolo, dedicato ai contenuti della sentenza, si apre con l’esegesi di Gai 4.48, che, confortata da numerosi altri indizi testuali, porterebbe a ritenere che, nell’ambito del lege agere, la sentenza, pur avendo ad oggetto una pronuncia sul sacramentum, implicitamente autorizzasse la parte vittoriosa all’esercizio dell’autotutela per il recupero della res controversa. Chiude l’indagine la considerazione del contenuto esclusivamente pecuniario della sentenza nel processo formulare e dell’affermarsi, in riguardo al processo cognitorio, di una nuova sentenza idonea a far ottenere alla parte vittoriosa l’oggetto della pretesa fatta valere in giudizio.

Galletta, . (2014). Su alcuni aspetti della sentenza nel processo civile romano.

Su alcuni aspetti della sentenza nel processo civile romano

GALLETTA, Chiara
2014-02-21

Abstract

The work research titled “On some aspects of the sentence in the roman civil trial” aims to identify the subjects of the sentence in the roman civil trial and to reconstruct its contents with reference to the three types of trial historically succeeded. In the first chapter, after a brief terminological survey and a review of the different positions undertaken by operant academics at the origin of bipartition, the attention focuses on the thesis leaning toward an original and full iurisdictio of rex, inclusive then of the power to judge. Afterwards an analysis of the various judgemental authorities, from the iudex to the arbiter to the collective bodies (Centumviri, Decemviri stlitibus iudicandis, Recuperatores, Septemviri), whose origins and jurisdictions are defined. The chapter concludes with considerations on the judgemental authorities in the extra ordinem procedures of the imperial age and in the cognitional process. The second chapter, focused on the contents of the sentence, opens with the Gai exegesis 4.48, which, supported by numerous textual evidences, would assume that in range of lege agere, the sentence, even being actually a verdict on the sacramentum, would implicitly authorize the winning part to the use of self-defence for the recovery of the controversial res. At the closure of the research, the analysis of the exclusively pecuniary content of the sentence in the formulaic process and the affirmation , in regards to the cognitional process, of a new sentence able to make to winning part attain the object of the demand claimed in trial.
21-feb-2014
Il lavoro di ricerca dal titolo “Su alcuni aspetti della sentenza nel processo civile romano” mira ad identificare i soggetti della sentenza nel processo civile romano ed a ricostruirne i contenuti in riferimento ai tre tipi di processo storicamente succedutisi. Nel primo capitolo, dopo una breve indagine terminologica e una rassegna delle diverse posizioni assunte dagli studiosi in ordine all’origine della bipartizione, l’attenzione viene concentrata sulla tesi che propende per un’originaria e piena iurisdictio del rex, comprensiva dunque anche del potere di giudicare. Quindi si passa ad esaminare i vari organi giudicanti, dal iudex all’arbiter fino agli organi collegiali (Centumviri, Decemviri stlitibus iudicandis, Recuperatores, Septemviri), dei quali si individuano le origini e le rispettive competenze. Il capitolo si chiude con la considerazione degli organi giudicanti nelle procedure extra ordinem di età imperiale e nel processo cognitorio. Il secondo capitolo, dedicato ai contenuti della sentenza, si apre con l’esegesi di Gai 4.48, che, confortata da numerosi altri indizi testuali, porterebbe a ritenere che, nell’ambito del lege agere, la sentenza, pur avendo ad oggetto una pronuncia sul sacramentum, implicitamente autorizzasse la parte vittoriosa all’esercizio dell’autotutela per il recupero della res controversa. Chiude l’indagine la considerazione del contenuto esclusivamente pecuniario della sentenza nel processo formulare e dell’affermarsi, in riguardo al processo cognitorio, di una nuova sentenza idonea a far ottenere alla parte vittoriosa l’oggetto della pretesa fatta valere in giudizio.
Processo; sentenza; rex; soggetti; contenuto.
Galletta, . (2014). Su alcuni aspetti della sentenza nel processo civile romano.
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