Il lavoro di tesi muove dall’idea di ricostruire, analizzando le attuali linee di tendenza del diritto comunitario e interno in materia di obbligazioni aventi ad oggetto una somma di denaro, il sistema che governa la vicenda patologica che si schiude con il ritardo nel pagamento. Infatti, una serie di disposizioni di matrice europea e municipale contribuiscono a revocare in dubbio la tradizionale unitarietà del pagamento eseguito con pezzi monetari, cui si è venuto affiancando, anche sulla spinta della prassi, un paradigma nuovo di adempimento dell’obbligazione pecuniaria, che può definirsi “necessariamente intermediato”. In esso risulta indefettibile, per volontà della legge o dei privati, l’interposizione di uno o più soggetti, altri ri-spetto al debitore e al creditore parti originarie del rapporto obbligatorio, con funzioni ausiliarie del pagamento: elemento che incide in maniera significativa sulla vicenda solutoria. Il pagamento diviene, in altri termini, fattispecie a formazione progressiva, procedimento lungo il quale si rende necessario individuare il momento e l’atto ai quali ricollegare l’effetto solutorio, la liberazione del debitore e l’estinzione dell’obbligazione pecuniaria. E da cui emergono, in via antitetica, l’inadempimento e la responsabilità del debitore. L’indagine si volge a verificare, nella dialettica tra diritto “primo” e diritto “secondo” e tenendo conto dell’elaborazione maturata anche in esperienze straniere come quella germanica e anglosassone, le regole che definiscono quando l’adempimento possa dirsi esatto, in specie con riguardo al profilo soggettivo, al tempo e al luogo, facendole “reagire” con le più rilevanti fattispecie di ritardo nell’adempimento e di responsabilità per inadempimento del debitore che emergono nella disciplina recente, tra cui spicca la normativa in tema di mora debendi nelle obbligazioni pecuniarie da transazione commerciale.Il rilievo assunto dal concetto di disponibilità giuridica o monetaria nell’ambito delle obbligazioni pecuniarie schiude un ulteriore versante dell’indagine, volto a scrutinare, alla luce del diritto interno e comunitario in materia di adempimento delle obbligazioni pecuniarie, la tenuta della visione “intellettuale” del denaro, da intendersi quale ideal unit, astratta unità monetaria creata dallo Stato, e dunque come valore che vive in una dimensione essenzialmente funzionale.

Marino, . (2014). Inadempimento e mora debendi nelle obbligazioni pecuniarie tra diritto europeo ed interno..

Inadempimento e mora debendi nelle obbligazioni pecuniarie tra diritto europeo ed interno.

MARINO, Giuseppe
2014-03-17

Abstract

Il lavoro di tesi muove dall’idea di ricostruire, analizzando le attuali linee di tendenza del diritto comunitario e interno in materia di obbligazioni aventi ad oggetto una somma di denaro, il sistema che governa la vicenda patologica che si schiude con il ritardo nel pagamento. Infatti, una serie di disposizioni di matrice europea e municipale contribuiscono a revocare in dubbio la tradizionale unitarietà del pagamento eseguito con pezzi monetari, cui si è venuto affiancando, anche sulla spinta della prassi, un paradigma nuovo di adempimento dell’obbligazione pecuniaria, che può definirsi “necessariamente intermediato”. In esso risulta indefettibile, per volontà della legge o dei privati, l’interposizione di uno o più soggetti, altri ri-spetto al debitore e al creditore parti originarie del rapporto obbligatorio, con funzioni ausiliarie del pagamento: elemento che incide in maniera significativa sulla vicenda solutoria. Il pagamento diviene, in altri termini, fattispecie a formazione progressiva, procedimento lungo il quale si rende necessario individuare il momento e l’atto ai quali ricollegare l’effetto solutorio, la liberazione del debitore e l’estinzione dell’obbligazione pecuniaria. E da cui emergono, in via antitetica, l’inadempimento e la responsabilità del debitore. L’indagine si volge a verificare, nella dialettica tra diritto “primo” e diritto “secondo” e tenendo conto dell’elaborazione maturata anche in esperienze straniere come quella germanica e anglosassone, le regole che definiscono quando l’adempimento possa dirsi esatto, in specie con riguardo al profilo soggettivo, al tempo e al luogo, facendole “reagire” con le più rilevanti fattispecie di ritardo nell’adempimento e di responsabilità per inadempimento del debitore che emergono nella disciplina recente, tra cui spicca la normativa in tema di mora debendi nelle obbligazioni pecuniarie da transazione commerciale.Il rilievo assunto dal concetto di disponibilità giuridica o monetaria nell’ambito delle obbligazioni pecuniarie schiude un ulteriore versante dell’indagine, volto a scrutinare, alla luce del diritto interno e comunitario in materia di adempimento delle obbligazioni pecuniarie, la tenuta della visione “intellettuale” del denaro, da intendersi quale ideal unit, astratta unità monetaria creata dallo Stato, e dunque come valore che vive in una dimensione essenzialmente funzionale.
17-mar-2014
obbligazioni; obbligazioni pecuniarie; adempimento; inadempimento; ritardi di pagamento; denaro; moneta; servizi di pagamento; bonifico bancario; disponibilità giuridica; trasferimento intermediato di fondi;
Marino, . (2014). Inadempimento e mora debendi nelle obbligazioni pecuniarie tra diritto europeo ed interno..
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