The start of the bilateral legislation with the minority confessions and the doubling of the number of agreements, thanks to those stipulated in 2007 that led to negotiation with the State new confessions different from those historically held on the Italian territory, due to the increase of immigration, produced relevant changes and introduced new problems that also affect the institution of marriage. Therefore the study of the religious marriage of non-catholics, whose civil effectiveness has been recognized from 1929 following the enactment of the General Law n. 1159/29 and R.D. n. 289/30, is getting more and more topical. The importance of this legislation, applied to all confessions for a long time, with the sole exception of the Catholic Church, has declined since 1984 when signing the first agreement with the Waldensian Committee, started the practical implementation of the system of bilateral negotiation (art. 8. p. 3 Const.). The consequence was the end, for the eleven confessions that attained this historical goal, of the provisions of the law of 1929 mostly clashing with the values guaranteed by our Constitution. The provisions contained in the agreements on marriage were then examinated and compared with the corresponding provisions of the law of 1929, also giving emphasis to the problems raised by their application. The growing presence in the Italian society of people practicing Islam, claiming to live in accordance with its own regulation, often in conflict with the principles and the values guaranteed by our legal system, has also put into consideration the Islamic family law, whose foundations, despite the various Muslim states have regulated it, are firmly rooted in the Koran. It was finally attempted to verify if the changes due to the 1984 bilateral legislation (Agreement with the Catholic Church and start of the agreements stipulation with the minority confessions) to proceedings held to give civil importance to the religious marriage, might constitute the beginning of a process in which the different form of the religious marriage tend to homologate. Those proceedings significantly decreased the differences between canonical and non-catholic marriage, restricting on one hand, the recognition of the canonical discipline and giving, on the other hand, a greater value to the confessional autonomy.

Le riforme apportate al sistema matrimoniale italiano dalla legislazione fascista del 1929 che ha sostituito il precedente regime di matrimonio civile obbligatorio con uno più rispettoso delle scelte fatte dai cittadini in materia spirituale, consentendo loro di sposarsi con un’unica cerimonia osservando anche le loro convinzioni religiose, hanno portato alla coesistenza di tre diversi modelli di matrimonio: civile, canonico ed acattolico ed alla piena affermazione del principio pluralista nella materia matrimoniale. Il lavoro esamina accuratamente il procedimento volto a fare acquisire al matrimonio degli acattolici l’efficacia civile iniziando dalle disposizioni contenute nella legge generale n. 1159/29 e nel R.D. n. 289/30 che ne dettò le norme attuative che vengono inquadrate nel contesto storico e politico dell’epoca. La rilevanza di questa normativa, che per un lungo lasso di tempo è stata applicata a tutte le confessioni presenti nel territorio italiano (i c.d. culti ammessi), si è ridimensionata a partire dal 1984, anno che ha inaugurato con la stipulazione della prima intesa con la Tavola valdese la concreta attuazione del sistema di negoziazione bilaterale delineato all’art. 8, comma 3, Cost., portando alla caducazione, per le fortunate confessioni che hanno raggiunto questo ambito traguardo, delle disposizioni del 1929, configgenti ormai sotto molteplici aspetti con i valori garantiti dalla nostra Carta costituzionale. La lenta e graduale evoluzione che segna il passaggio dalla legge generale all’Intesa, con le conseguenti modifiche che interessano l’istituto matrimoniale, viene seguita richiamando le varie tappe che hanno portato ad un soddisfacente grado di riconoscimento della libertà religiosa di coloro che professano una fede diversa dalla cattolica. I mutamenti avvenuti nel corso di questo lungo periodo all’interno della popolazione, dovuti soprattutto al notevole incremento del fenomeno migratorio, ne hanno modificato la composizione dal punto di vista religioso, spezzando l’uniformità che l’aveva contraddistinta sino a quel momento e che vedeva come referenti dello spirituale accanto alla Chiesa cattolica solo chiese di tradizione giudaico-cristiana da secoli saldamente radicate nel territorio italiano. L’ingresso di nuovi culti nel panorama religioso e soprattutto la presenza nella società italiana di un consistente numero di persone, in costante aumento, che pratica la religione islamica, pretendendo di vivere secondo le sue prescrizioni che molto spesso si trovano in conflitto con i principi e valori garantiti dal nostro ordinamento, ha fatto sì che venisse preso in considerazione anche il diritto di famiglia islamico i cui fondamenti, nonostante i vari Stati musulmani abbiano provveduto ad una sua regolamentazione, sono saldamente radicati nel Corano. Sono state così esaminate tutte le norme di origine religiosa riguardanti il matrimonio, in molte delle quali si evidenzia la condizione di inferiorità della donna, ormai inaccettabile per il mondo occidentale, ed alcuni istituti particolarmente problematici, quali la poligamia ed il ripudio, vedendo le misure prese nei loro confronti da Stati come la Spagna e l’Inghilterra dove l’immigrazione è iniziata prima che in Italia per cui le soluzioni ivi adottate avrebbero potuto fornire degli utili spunti di riflessione o addirittura degli esempi da seguire. A seguire sono state richiamate le poche sentenze della giurisprudenza italiana aventi per oggetto la rilevanza attraverso le norme di diritto internazionale privato di aspetti del matrimonio islamico potenzialmente contrari all’ordine pubblico, per vedere come si è comportato in questi casi il nostro ordinamento e se l’orientamento dei giudici è uniforme. Si è cercato, infine, di verificare se attraverso i cambiamenti apportati dopo il 1984 dalla legislazione bilaterale (con la sottoscrizione dell’Accordo con la Chiesa cattolica e l’avvio della stipulazione delle intese) ai procedimenti volti al riconoscimento dell’efficacia civile del matrimonio religioso, che hanno sensibilmente diminuito le differenze tra matrimonio canonico ed acattolico, restringendo le ipotesi di riconoscimento della disciplina canonistica per il primo, e dando un maggiore valore all’autonomia confessionale per le seconde, si possa constatare l’inizio di un processo volto ad una sostanziale omologazione delle differenti forme di matrimonio religioso.

Mancuso A.S. (2013). La rilevanza civile del matrimonio degli acattolici. Roma : Edizioni Nuova Cultura [10.4458/1679].

La rilevanza civile del matrimonio degli acattolici

MANCUSO, Anna Sveva
2013-01-01

Abstract

The start of the bilateral legislation with the minority confessions and the doubling of the number of agreements, thanks to those stipulated in 2007 that led to negotiation with the State new confessions different from those historically held on the Italian territory, due to the increase of immigration, produced relevant changes and introduced new problems that also affect the institution of marriage. Therefore the study of the religious marriage of non-catholics, whose civil effectiveness has been recognized from 1929 following the enactment of the General Law n. 1159/29 and R.D. n. 289/30, is getting more and more topical. The importance of this legislation, applied to all confessions for a long time, with the sole exception of the Catholic Church, has declined since 1984 when signing the first agreement with the Waldensian Committee, started the practical implementation of the system of bilateral negotiation (art. 8. p. 3 Const.). The consequence was the end, for the eleven confessions that attained this historical goal, of the provisions of the law of 1929 mostly clashing with the values guaranteed by our Constitution. The provisions contained in the agreements on marriage were then examinated and compared with the corresponding provisions of the law of 1929, also giving emphasis to the problems raised by their application. The growing presence in the Italian society of people practicing Islam, claiming to live in accordance with its own regulation, often in conflict with the principles and the values guaranteed by our legal system, has also put into consideration the Islamic family law, whose foundations, despite the various Muslim states have regulated it, are firmly rooted in the Koran. It was finally attempted to verify if the changes due to the 1984 bilateral legislation (Agreement with the Catholic Church and start of the agreements stipulation with the minority confessions) to proceedings held to give civil importance to the religious marriage, might constitute the beginning of a process in which the different form of the religious marriage tend to homologate. Those proceedings significantly decreased the differences between canonical and non-catholic marriage, restricting on one hand, the recognition of the canonical discipline and giving, on the other hand, a greater value to the confessional autonomy.
2013
Settore IUS/11 - Diritto Canonico E Diritto Ecclesiastico
9788868121679
Mancuso A.S. (2013). La rilevanza civile del matrimonio degli acattolici. Roma : Edizioni Nuova Cultura [10.4458/1679].
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