Questo lavoro di ricerca si inserisce nell’ambito delle ricerche sui sistemi regionali di innovazione1 contrassegnati principalmente da due elementi: la dimensione sistemica dell’innovazione e la concentrazione di attività innovative su base territoriale. In particolare obiettivo principale di questo contributo è quello di approfondire il ruolo che la finanza innovativa può esercitare nei distretti tecnologici. Nel trattate questa tematica è stato seguito un percorso che può essere scomposto sostanzialmente in due parti. Nella prima parte è stata esposta una rassegna dei più recenti contributi sia italiani che stranieri con particolare riferimento ai due principali aspetti caratterizzanti un qualsiasi sistema regionale di innovazione volta a delineare un quadro interpretativo dei distretti tecnologici cercando di mettere in risalto le principali differenze rispetto ai distretti industriali. Nella seconda parte l’attenzione è stata spostata sull’esame dei servizi finanziari avanzati rientranti nelle aree di business del corporate banking e dell’investment banking come fattori di supporto dell’attività dei distretti tecnologici. In particolare si è cercato di verificare se gli intermediari finanziari rappresentati dalle banche locali ovvero banche di credito cooperativo e banche popolari (piuttosto che considerare il sistema bancario nella sua totalità) siano in grado di offrire alla clientela corporate servizi finanziari avanzati rientranti nei comparti finanziari dell’investment banking in senso stretto, del merchant banking, del risk management e della compravendita di titoli e altri valori mobiliari
Arnone, M. (2011). Analisi dei rapporti tra finanza innovativa e distretti high-tech: il contributo delle banche locali nei distretti italiani. Aracne.
Analisi dei rapporti tra finanza innovativa e distretti high-tech: il contributo delle banche locali nei distretti italiani
ARNONE, Massimo
2011-01-01
Abstract
Questo lavoro di ricerca si inserisce nell’ambito delle ricerche sui sistemi regionali di innovazione1 contrassegnati principalmente da due elementi: la dimensione sistemica dell’innovazione e la concentrazione di attività innovative su base territoriale. In particolare obiettivo principale di questo contributo è quello di approfondire il ruolo che la finanza innovativa può esercitare nei distretti tecnologici. Nel trattate questa tematica è stato seguito un percorso che può essere scomposto sostanzialmente in due parti. Nella prima parte è stata esposta una rassegna dei più recenti contributi sia italiani che stranieri con particolare riferimento ai due principali aspetti caratterizzanti un qualsiasi sistema regionale di innovazione volta a delineare un quadro interpretativo dei distretti tecnologici cercando di mettere in risalto le principali differenze rispetto ai distretti industriali. Nella seconda parte l’attenzione è stata spostata sull’esame dei servizi finanziari avanzati rientranti nelle aree di business del corporate banking e dell’investment banking come fattori di supporto dell’attività dei distretti tecnologici. In particolare si è cercato di verificare se gli intermediari finanziari rappresentati dalle banche locali ovvero banche di credito cooperativo e banche popolari (piuttosto che considerare il sistema bancario nella sua totalità) siano in grado di offrire alla clientela corporate servizi finanziari avanzati rientranti nei comparti finanziari dell’investment banking in senso stretto, del merchant banking, del risk management e della compravendita di titoli e altri valori mobiliariFile | Dimensione | Formato | |
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