La crescente domanda di cultura, insieme con il miglioramento delle condizioni di vivibilità all'interno degli spazi espositivi, incoraggia le persone a trascorrere una crescente quantità di tempo nei musei dove, insieme con mostre di manufatti ed opere d’arte e documenti storici, hanno spesso luogo cene conviviali, concerti musicali e sessioni d’ascolto. Tutti questi diversi modi di usufruire degli spazi museali richiedono una maggiore attenzione nei riguardi della qualità dell'ambiente interno con l'obiettivo di garantire comfort delle persone, oltre alle condizioni ottimali per la conservazione e l’esposizione delle opere d’arte. In sostanza, agli spazi confinati destinati all’esposizione dei beni culturali sono richiesti principalmente due requisiti: le adatte condizioni di conservazione delle opere d’arte e le idonee condizioni per la loro fruizione. Sfortunatamente, differenti opere d’arte presentano differenti requisiti indoor che rendono più complicato il controllo e la gestione di tali spazi espositivi. Tra i requisiti microclimatici indoor, il tema dell’illuminazione delle opere d’arte è sicuramente di grande importanza sia al fine di una loro più corretta fruizione che della loro adeguata conservazione; purtroppo, a complicare ulteriormente la tematica, i requisiti per la conservazione ottimale dei beni culturali non coincidono necessariamente con quelli del comfort visivo delle persone. Questa considerazione suggerisce che occorrerà porre una particolare cura nel valutare il corretto sistema di illuminazione di uno spazio museale. Naturalmente, va tenuto in debito conto il contesto normativo nazionale ed internazionale che, in questo campo, è ricco di suggerimenti e di specifiche. A partire dal soddisfacimento di queste condizioni preliminari, andrà opportunamente indagata la possibilità di far ricorso alle migliori tecnologie oggi disponibili al fine di perseguire gli obiettivi avanzati che il comfort visivo e la conservazione oggi impongono. In particolare, in questo lavoro si porrà l’accento sulla possibilità di realizzare dei sistemi di illuminazione ad uso degli spazi museali indoor che faccia principalmente ricorso alla variazione dello spettro di emissione dei corpi illuminanti in base ai colori dell’opera d’arte.

Scaccianoce, G. (2011). Valorizzazione e conservazione delle opere d'arte attraverso un'appropiata scelta dello spettro della sorgente luminosa. In ATTI DEL VII Congresso Nazionale del Colore (pp.529-536). Santarcangelo di Romagna (RN) : Maggioli S.p.a..

Valorizzazione e conservazione delle opere d'arte attraverso un'appropiata scelta dello spettro della sorgente luminosa

SCACCIANOCE, Gianluca
2011-01-01

Abstract

La crescente domanda di cultura, insieme con il miglioramento delle condizioni di vivibilità all'interno degli spazi espositivi, incoraggia le persone a trascorrere una crescente quantità di tempo nei musei dove, insieme con mostre di manufatti ed opere d’arte e documenti storici, hanno spesso luogo cene conviviali, concerti musicali e sessioni d’ascolto. Tutti questi diversi modi di usufruire degli spazi museali richiedono una maggiore attenzione nei riguardi della qualità dell'ambiente interno con l'obiettivo di garantire comfort delle persone, oltre alle condizioni ottimali per la conservazione e l’esposizione delle opere d’arte. In sostanza, agli spazi confinati destinati all’esposizione dei beni culturali sono richiesti principalmente due requisiti: le adatte condizioni di conservazione delle opere d’arte e le idonee condizioni per la loro fruizione. Sfortunatamente, differenti opere d’arte presentano differenti requisiti indoor che rendono più complicato il controllo e la gestione di tali spazi espositivi. Tra i requisiti microclimatici indoor, il tema dell’illuminazione delle opere d’arte è sicuramente di grande importanza sia al fine di una loro più corretta fruizione che della loro adeguata conservazione; purtroppo, a complicare ulteriormente la tematica, i requisiti per la conservazione ottimale dei beni culturali non coincidono necessariamente con quelli del comfort visivo delle persone. Questa considerazione suggerisce che occorrerà porre una particolare cura nel valutare il corretto sistema di illuminazione di uno spazio museale. Naturalmente, va tenuto in debito conto il contesto normativo nazionale ed internazionale che, in questo campo, è ricco di suggerimenti e di specifiche. A partire dal soddisfacimento di queste condizioni preliminari, andrà opportunamente indagata la possibilità di far ricorso alle migliori tecnologie oggi disponibili al fine di perseguire gli obiettivi avanzati che il comfort visivo e la conservazione oggi impongono. In particolare, in questo lavoro si porrà l’accento sulla possibilità di realizzare dei sistemi di illuminazione ad uso degli spazi museali indoor che faccia principalmente ricorso alla variazione dello spettro di emissione dei corpi illuminanti in base ai colori dell’opera d’arte.
Settore ING-IND/11 - Fisica Tecnica Ambientale
16-set-2011
VII Congresso Nazionale del Colore
Roma
15-16 settembre 2011
VII
30-mag-2011
2011
8
Scaccianoce, G. (2011). Valorizzazione e conservazione delle opere d'arte attraverso un'appropiata scelta dello spettro della sorgente luminosa. In ATTI DEL VII Congresso Nazionale del Colore (pp.529-536). Santarcangelo di Romagna (RN) : Maggioli S.p.a..
Proceedings (atti dei congressi)
Scaccianoce, G
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