Il volume è composto da un saggio storico-artistico e da un saggio tecnico-scientifico inerente al restauro della tela con la Crocifissione, presente nella collezione dei principi di Villafranca di Palermo. I testi prendono in esame, confermandola, l'attribuzione di tradizione familiare e storica al pittore fiammingo Anton van Dyck, presente a Palermo tra il 1624 e il 1625, in ragione delle indagini diagnostiche, che il restauro ha offerto, e di considerazioni storico-artistiche. Nello specifico il saggio storico-artistico prende in esame il tema della Crocifissione di Van Dyck e da Van Dyck, forse per la prima volta pubblicando un’ampia rassegna di esemplari presenti in collezioni pubbliche e private internazionali al fine di offrire in un'unica sede un ampio repertorio storico di confronto. Il non facile reperimento dei materiali iconografici e delle relative informazioni sono state frutto di un'approfondita ricerca svolta anche presso l’Institut National d’Histoire de l’Art e il Service d’étude et de documentation du département des Peintures du Louvre di Parigi. Successivamente lo studio, riassumendo la ormai dispersa produzione vandyckiana a Palermo, sulla base della letteratura più recente, e le caratteristiche della stessa, entra nel merito del dipinto analizzando gli aspetti pertinenti ad un’autografia del fiammingo e quelli peculiari dell’opera, sottolinenando una peculiarità iconografica che rafforzerebbe l’autenticità del dipinto e la sua realizzazione nella capitale vicereale ai tempi del soggiorno palermitano del pittore.
Palazzotto, P., Sebastianelli M (2012). Anton van Dyck e la Crocifissione Villafranca di Palermo. Palermo : Congregazione Sant’Eligio - Museo Diocesano di Palermo.
Anton van Dyck e la Crocifissione Villafranca di Palermo
PALAZZOTTO, Pierfrancesco;
2012-01-01
Abstract
Il volume è composto da un saggio storico-artistico e da un saggio tecnico-scientifico inerente al restauro della tela con la Crocifissione, presente nella collezione dei principi di Villafranca di Palermo. I testi prendono in esame, confermandola, l'attribuzione di tradizione familiare e storica al pittore fiammingo Anton van Dyck, presente a Palermo tra il 1624 e il 1625, in ragione delle indagini diagnostiche, che il restauro ha offerto, e di considerazioni storico-artistiche. Nello specifico il saggio storico-artistico prende in esame il tema della Crocifissione di Van Dyck e da Van Dyck, forse per la prima volta pubblicando un’ampia rassegna di esemplari presenti in collezioni pubbliche e private internazionali al fine di offrire in un'unica sede un ampio repertorio storico di confronto. Il non facile reperimento dei materiali iconografici e delle relative informazioni sono state frutto di un'approfondita ricerca svolta anche presso l’Institut National d’Histoire de l’Art e il Service d’étude et de documentation du département des Peintures du Louvre di Parigi. Successivamente lo studio, riassumendo la ormai dispersa produzione vandyckiana a Palermo, sulla base della letteratura più recente, e le caratteristiche della stessa, entra nel merito del dipinto analizzando gli aspetti pertinenti ad un’autografia del fiammingo e quelli peculiari dell’opera, sottolinenando una peculiarità iconografica che rafforzerebbe l’autenticità del dipinto e la sua realizzazione nella capitale vicereale ai tempi del soggiorno palermitano del pittore.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: P. Palazzotto, M. Sebastianelli, Anton van Dyck e la Crocifissione Villafranca di Palermo, Palermo 2012
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