The volume presents the results of a study focused on the knowledge of the architectural finishes made of artificial stone, with particular attention to the plaster patented in 1901 by LiVigni brothers. The study activities are conducted through the recognition of the documents kept at the Central State Archive in Rome, and perform a rigorous selection of patents with the aim of tracing the evolution of the plastering methods in different countries. In the nineteenth century, researchers of many nationalities initiate a critical selection of systems to achieve the artificial stones; studies on the characteristics of binders, sands and additives to use in the packaging of mortars multiply even in Italy, and a renewed interest in the magnesium, dolomite and sand wakes up. The descriptions in patents confirms that even the first experimental applications of soluble glass, silicate materials and new developments in chemistry suggested foreign researchers to deposit in Italy the methods to plaster the wall surfaces. The final part of the research develops the theme of conservation of architectural surfaces through a proper diagnosis of the defects and introduces the results of thermography performed on the surfaces of artificial stone.

Il volume presenta gli esiti di una ricerca incentrata sulla conoscenza delle finiture architettoniche di pietra artificiale, con particolare attenzione agli intonaci brevettati nel 1901 dai fratelli Li Vigni. Le attività di studio sono condotte attraverso la ricognizione dei documenti conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma, e compiono una rigorosa selezione e analisi dei brevetti con l’obiettivo di tracciare il percorso evolutivo dei metodi d’intonacatura ed evidenziare i legami che s’instaurano tra le ricerche in corso nei diversi paesi. Nel XIX secolo i ricercatori di molte nazionalità avviano una selezione critica delle ricette tramandate dal passato e perfezionano progressivamente i sistemi per realizzare le superfici di pietra artificiale. Gli studi sulle caratteristiche dei leganti, delle sabbie e degli additivi da impiegare nel confezionamento delle malte si moltiplicano anche in Italia, e si desta un rinnovato interesse nei confronti delle calci magnesiache e delle sabbie dolomitiche. Le descrizioni brevettuali confermano che anche le prime applicazioni sperimentali del vetro solubile, dei materiali silicatici e dei nuovi ritrovati della chimica – condotte nell’ambito dei grandi cantieri ottocenteschi di restauro, in particolare nella Basilica di San Marco a Venezia – suggerirono ai ricercatori stranieri di depositare in Italia le ricette per il confezionamento di stucchi o malte di calce e sabbia, da impiegare per la reintegrazione delle lacune nei marmi o per il rivestimento delle superfici murarie. La parte conclusiva della ricerca sviluppa il tema della conservazione delle superfici architettoniche di pietra artefatta attraverso una corretta diagnosi dei difetti e presenta gli esiti della termografia svolta sulle superfici di finitura a “finta pietra”.

VENTIMIGLIA, G. (2012). Finte Pietre. Architettura dell'apparire e conservazione dei valori culturali. Roma : Aracne.

Finte Pietre. Architettura dell'apparire e conservazione dei valori culturali

VENTIMIGLIA, Gaspare
2012-01-01

Abstract

The volume presents the results of a study focused on the knowledge of the architectural finishes made of artificial stone, with particular attention to the plaster patented in 1901 by LiVigni brothers. The study activities are conducted through the recognition of the documents kept at the Central State Archive in Rome, and perform a rigorous selection of patents with the aim of tracing the evolution of the plastering methods in different countries. In the nineteenth century, researchers of many nationalities initiate a critical selection of systems to achieve the artificial stones; studies on the characteristics of binders, sands and additives to use in the packaging of mortars multiply even in Italy, and a renewed interest in the magnesium, dolomite and sand wakes up. The descriptions in patents confirms that even the first experimental applications of soluble glass, silicate materials and new developments in chemistry suggested foreign researchers to deposit in Italy the methods to plaster the wall surfaces. The final part of the research develops the theme of conservation of architectural surfaces through a proper diagnosis of the defects and introduces the results of thermography performed on the surfaces of artificial stone.
2012
Settore ICAR/19 - Restauro
978-88-548-5463-5
VENTIMIGLIA, G. (2012). Finte Pietre. Architettura dell'apparire e conservazione dei valori culturali. Roma : Aracne.
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