Progettare il web per la cultura. Per una breve storia delle linee guida e dei toolkit per la qualità del web culturale pubblico e aperto. Dal progetto MINERVA al Design System .Italia

From the first experiments in museum digitization to the Design System .Italia, this volume retraces twenty-five years of evolution in the public cultural web, highlighting the legacy of the European Minerva project and its transformation into a systemic vision of design for digital citizenship. Through a historical-critical and (meta)design perspective, the book examines policies, infrastructures, and case studies — from the Minerva project to the Italian National Plan for the Digitization of Cultural Heritage (PND), from Europeana to DARIAH-IT, and from Design Guidelines and toolkits to the digital identity models of civic museums developed by Designers Italia — in order to reconstruct the genealogy of a design culture founded on quality, accessibility, and interoperability. The result is a reflection on design as an ethical and cognitive mediator in the creation of open and inclusive public digital services: a design capable of combining efficiency and meaning, standards and diversity, data and narrative, restoring to the public sphere a language of coherence and participation. Aimed also at shaping a new generation of “digital designers,” the book goes beyond historical reconstruction to outline visions and design approaches for a public, open, and sustainable digital ecosystem. In this perspective, design reclaims its ethical and civic role: not merely a visual language or technical tool, but a democratic practice of knowledge and cultural cohesion, capable of shaping a “new digital dwelling” and a renewed ecology of the Infosphere.

Dai primi esperimenti di digitalizzazione dei musei fino al Design System .Italia, il volume ripercorre venticinque anni di evoluzione del web culturale pubblico, mettendo in luce l’eredità del progetto europeo Minerva e la sua trasformazione in una visione sistemica del design per la cittadinanza digitale. Attraverso una prospettiva storico-critica e (meta)progettuale, il libro analizza politiche, infrastrutture e casi studio — dal progetto Minerva al Piano Nazionale di Digitalizzazione, da Europeana a DARIAH-IT, fino alle Linee guida di design, ai Toolkit e ai modelli di identità digitale dei musei civici di Designers Italia — per ricostruire la genealogia di una cultura del progetto fondata su qualità, accessibilità e interoperabilità. Ne emerge una riflessione sul design come mediatore etico e cognitivo nei processi di progettazione dei servizi pubblici digitali: un design capace di unire efficienza e senso, standard e diversità, dati e narrazione, restituendo alla sfera pubblica un linguaggio di coerenza, partecipazione e inclusione. Nel contribuire alla formazione di una nuova generazione di designer “digitali”, il volume non si limita a ricostruire criticamente il passato, ma propone visioni e approcci progettuali per un ecosistema digitale pubblico, aperto e sostenibile. In questa prospettiva, il design ritrova il suo valore etico e civile: non solo linguaggio visivo, ma pratica democratica di conoscenza e coesione culturale, capace di dare forma a un “nuovo abitare” digitale e a una rinnovata ecologia dell’Infosfera.