La costruzione di un sistema cooperativo in Italia e Spagna per un decentramento solidale

This volume offers a reflection on the spaces and forms that the principle of territorial collaboration has taken in Italy and Spain. The research is articulated according to a twofold perspective of analysis: the first relates to the political-governmental dimension, focusing on the evolution and role of the conference system; the second perspective is the political-parliamentary one, in which the reflection on the second Chambers as seats of territorial representation is central. The two levels appear closely interconnected as between the elements of an ‘ecosystem’, a concept that was recalled to indicate the importance of implementing channels of collaboration even between different cooperative bodies. Reflection has thus been extended to the relations that exist between intergovernmental territorial cooperation and mechanisms that are active or can be activated in parliament. The objective of the research is not the construction of a virtuous model of cooperative decentralisation that would serve as an idealtype to which legal systems should strive. On the contrary, the territorial articulation of power according to the paradigm of cooperation is perceived as a possible concrete solution to the tensions and conflicts that the territory generates and, as such, it cannot be abstracted as a construct applicable to different decentralised systems. Rather, it is individual solutions that, by means of a micro-grafting operation, can be useful for a better functioning of the decentralized system under consideration. In the perspective of a broader reflection, inter-territorial collaboration should begin to be considered as the way of being of democracies that embrace territorial pluralism among the features of their constitutional order.

Il volume offre una riflessione in merito agli spazi e alle forme del principio di collaborazione territoriale in Italia e Spagna. La ricerca si articola secondo una duplice prospettiva di analisi: la prima attiene alla dimensione politico-governativa della cooperazione, incentrata sull’evoluzione e sul ruolo del sistema delle conferenze; la seconda prospettiva è quella politico-parlamentare, nella quale centrale è la riflessione sulle seconde Camere come sedi di rappresentanza territoriale. I due livelli appaiono strettamente interconnessi come avviene tra gli elementi di un “ecosistema”, concetto che è stato richiamato per indicare l’importanza di implementare canali di collaborazione anche tra organi cooperativi diversi. La riflessione è stata così estesa alle relazioni che esistono tra la cooperazione territoriale intergovernativa e i meccanismi attivi o attivabili in sede parlamentare. Obiettivo della ricerca non è la costruzione di un modello virtuoso di decentramento cooperativo, che valga come idealtipo cui gli ordinamenti dovrebbero tendere. Al contrario, l’articolazione territoriale del potere secondo il paradigma della cooperazione è avvertita come possibile soluzione concreta alle tensioni e ai conflitti che il territorio genera e, come tale, non è un costrutto applicabile a sistemi decentrati diversi. Piuttosto, sono singole soluzioni che, con una operazione di micro-innesto, possono risultare utili a un miglior funzionamento dei decentra¬menti in esame. Nell’ottica di una riflessione più ampia, la collaborazione territoriale dovrebbe iniziare ad essere considerata come il modo d’essere delle democrazie che accolgono il pluralismo territoriale tra i caratteri del proprio ordinamento costituzionale.