The dissertation analyzes the transformation and persistence of Italian American identities in Don DeLillo’s works through the theoretical lens of hyperethnicity. The concept, inspired by Jean Baudrillard’s notion of hyperreality, is proposed as an interpretive tool to grasp the ongoing rewriting and reinvention of the Italian American imaginary within the postmodern context depicted by the author. The first part of the study retraces the critical debate on Italian American identities, challenging the view of their gradual disappearance. On the contrary, it highlights how ethnicity, even when separated from its “original” referents, becomes the product of continuous semiosis — a fluid and idiosyncratic entity that interacts with the American cultural landscape. The second part, which focuses on the novel White Noise, explores the hyperethnic elements intrinsic to the Gladney family universe, rich with the characters’ daily rituals, and the reinterpreted religious symbols. The analysis demonstrates how, in his work, DeLillo constructs a “hyper-family” that, while immersed in U.S. consumer culture, preserves and rewrites elements of the Italian and Italian American imaginary. The third part, centered on the novel Underworld, highlights the ongoing reinvention of ethnic identities and their formation around voids, absences, and displaced symbols. Through the analysis of the protagonist’s complex ethnic identity, the pivotal role of the memory of his missing Italian father, the metamorphosis of the myth of the Paese di Cuccagna, and the stereotypes applied to Italian migrants in the New World, the dissertation explores the intricate nature of Italian American ethnicity and experience. Finally, the concept of hyperethnicity emerges not only as a critical tool to analyze the works of a writer marked by an “ambiguous” ethnic status, such as Don DeLillo, but also as a broader theoretical paradigm influenced by a personal experience of dispatrio. Reflecting on how ethnic signs are reproduced and interpreted in diasporic and globalized contexts, hyperethnicity offers a lens through which to read the “anomalies” and discontinuities that challenge traditional paradigms, aiming to normalize them and present them as new modes of being in the world.

La presente tesi di dottorato analizza la trasformazione e la persistenza delle identità italo americane nella narrativa di Don DeLillo, attraverso la lente teorica dell’iperetnicità. Il concetto, ispirato alla nozione di iperrealtà di Jean Baudrillard, viene proposto come chiave interpretativa per cogliere la continua riscrittura e reinvenzione dell’immaginario italo americano nel contesto postmoderno raffigurato dallo scrittore. La prima parte del lavoro ripercorre il dibattito critico sulle identità italo americane, mettendo in discussione la visione di una loro progressiva scomparsa. Al contrario, si evidenzia come l’etnicità, seppur separata dai suoi referenti “originari”, rappresenti un prodotto di una semiosi continua, un’entità fluida e idiosincratica che interagisce con il paesaggio culturale americano. Nella seconda parte, dedicata al romanzo White Noise, si esplorano gli elementi iperetnici intrinseci all’universo familiare dei Gladney, ai rituali quotidiani dei personaggi e ai simboli religiosi rivisitati che ne fanno parte. L’analisi dimostra come, nella sua opera, DeLillo costruisca una sorta di “iperfamiglia” che, pur immersa nella cultura consumista statunitense, conserva e riscrive elementi dell’immaginario italiano e italo americano. La terza parte, centrata sul romanzo Underworld, mette in luce la continua reinvenzione delle identità etniche e il loro formarsi attorno a vuoti, assenze e simboli dislocati. Analizzando la complessa identità etnica del protagonista, il ruolo fondamentale della memoria del suo padre italiano scomparso, la metamorfosi del mito del Paese di Cuccagna e degli stereotipi applicati ai migranti italiani nel Nuovo Mondo, la tesi esplora la natura articolata dell’etnicità e delle esperienze italo americane. Infine, il concetto di iperetnicità emerge non solo come strumento critico per analizzare le opere di uno scrittore caratterizzato da uno status etnico “ambiguo” come Don DeLillo, ma anche come paradigma teorico più ampio, influenzato da un’esperienza personale di dispatrio. Interrogandosi su come i segni etnici vengano riprodotti e interpretati in contesti diasporici e globalizzati, il concetto di iperetnicità rappresenta una chiave di lettura delle “anomalie” e delle discontinuità che sfidano i paradigmi tradizionali, mirando a normalizzarle e a rappresentarle come nuove modalità dell’essere nel mondo.

(2025). Iperetnicità: l’immaginario e le identità italo americane nelle opere di Don DeLillo.. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Palermo, 2025).

Iperetnicità: l’immaginario e le identità italo americane nelle opere di Don DeLillo.

MOSKALENKO, OLENA
2025-07-17

Abstract

The dissertation analyzes the transformation and persistence of Italian American identities in Don DeLillo’s works through the theoretical lens of hyperethnicity. The concept, inspired by Jean Baudrillard’s notion of hyperreality, is proposed as an interpretive tool to grasp the ongoing rewriting and reinvention of the Italian American imaginary within the postmodern context depicted by the author. The first part of the study retraces the critical debate on Italian American identities, challenging the view of their gradual disappearance. On the contrary, it highlights how ethnicity, even when separated from its “original” referents, becomes the product of continuous semiosis — a fluid and idiosyncratic entity that interacts with the American cultural landscape. The second part, which focuses on the novel White Noise, explores the hyperethnic elements intrinsic to the Gladney family universe, rich with the characters’ daily rituals, and the reinterpreted religious symbols. The analysis demonstrates how, in his work, DeLillo constructs a “hyper-family” that, while immersed in U.S. consumer culture, preserves and rewrites elements of the Italian and Italian American imaginary. The third part, centered on the novel Underworld, highlights the ongoing reinvention of ethnic identities and their formation around voids, absences, and displaced symbols. Through the analysis of the protagonist’s complex ethnic identity, the pivotal role of the memory of his missing Italian father, the metamorphosis of the myth of the Paese di Cuccagna, and the stereotypes applied to Italian migrants in the New World, the dissertation explores the intricate nature of Italian American ethnicity and experience. Finally, the concept of hyperethnicity emerges not only as a critical tool to analyze the works of a writer marked by an “ambiguous” ethnic status, such as Don DeLillo, but also as a broader theoretical paradigm influenced by a personal experience of dispatrio. Reflecting on how ethnic signs are reproduced and interpreted in diasporic and globalized contexts, hyperethnicity offers a lens through which to read the “anomalies” and discontinuities that challenge traditional paradigms, aiming to normalize them and present them as new modes of being in the world.
17-lug-2025
La presente tesi di dottorato analizza la trasformazione e la persistenza delle identità italo americane nella narrativa di Don DeLillo, attraverso la lente teorica dell’iperetnicità. Il concetto, ispirato alla nozione di iperrealtà di Jean Baudrillard, viene proposto come chiave interpretativa per cogliere la continua riscrittura e reinvenzione dell’immaginario italo americano nel contesto postmoderno raffigurato dallo scrittore. La prima parte del lavoro ripercorre il dibattito critico sulle identità italo americane, mettendo in discussione la visione di una loro progressiva scomparsa. Al contrario, si evidenzia come l’etnicità, seppur separata dai suoi referenti “originari”, rappresenti un prodotto di una semiosi continua, un’entità fluida e idiosincratica che interagisce con il paesaggio culturale americano. Nella seconda parte, dedicata al romanzo White Noise, si esplorano gli elementi iperetnici intrinseci all’universo familiare dei Gladney, ai rituali quotidiani dei personaggi e ai simboli religiosi rivisitati che ne fanno parte. L’analisi dimostra come, nella sua opera, DeLillo costruisca una sorta di “iperfamiglia” che, pur immersa nella cultura consumista statunitense, conserva e riscrive elementi dell’immaginario italiano e italo americano. La terza parte, centrata sul romanzo Underworld, mette in luce la continua reinvenzione delle identità etniche e il loro formarsi attorno a vuoti, assenze e simboli dislocati. Analizzando la complessa identità etnica del protagonista, il ruolo fondamentale della memoria del suo padre italiano scomparso, la metamorfosi del mito del Paese di Cuccagna e degli stereotipi applicati ai migranti italiani nel Nuovo Mondo, la tesi esplora la natura articolata dell’etnicità e delle esperienze italo americane. Infine, il concetto di iperetnicità emerge non solo come strumento critico per analizzare le opere di uno scrittore caratterizzato da uno status etnico “ambiguo” come Don DeLillo, ma anche come paradigma teorico più ampio, influenzato da un’esperienza personale di dispatrio. Interrogandosi su come i segni etnici vengano riprodotti e interpretati in contesti diasporici e globalizzati, il concetto di iperetnicità rappresenta una chiave di lettura delle “anomalie” e delle discontinuità che sfidano i paradigmi tradizionali, mirando a normalizzarle e a rappresentarle come nuove modalità dell’essere nel mondo.
Iperetnicità; Don DeLillo; identità italo americane; White Noise; Underworld
(2025). Iperetnicità: l’immaginario e le identità italo americane nelle opere di Don DeLillo.. (Tesi di dottorato, Università degli Studi di Palermo, 2025).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/683905
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