Il principio fondamentale dell’ordinamento internazionale che postula la supremazia del diritto internazionale sul diritto interno sancisce l’impossibilità di invocare quest’ultimo per giustificare la violazione di obblighi internazionali. Opinioni dottrinarie, esempi di prassi e decisioni giudiziarie, tuttavia, ammettono la possibilità di richiamare i principi costituzionali fondamentali come causa di esclusione dell’illecito internazionale. Questa monografia esamina le possibili strade argomentative che possono percorrersi per giustificare tale affermazione, a partire dall’ipotesi che si formi una specifica norma consuetudinaria secondo cui i principi supremi della costituzione nazionale siano invocabili come causa di esclusione dell’illecito internazionale. Una seconda via da considerare si apre quando si provi a inquadrare i valori supremi protetti dalle Costituzioni nazionali nell’ambito degli interessi essenziali dello Stato in virtù dell’esimente della necessità, codificata all’art. 25 del Progetto di articoli sulla responsabilità degli Stati. Da ultimo occorre analizzare l’approccio adottato quando si sposta la questione dal piano del conflitto tra ordinamenti (internazionale e interni) a quello del conflitto tra principi e valori che, pur tutelati dalle costituzioni nazionali, sono riconosciuti e protetti anche nell’ordinamento internazionale. Lo studio così condotto consente di concludere che, allo stadio attuale di evoluzione dell’ordinamento internazionale, gli Stati che oppongono la tutela dei principi fondamentali delle proprie Costituzioni all’attuazione di obblighi internazionali non possono pretendere di restare esenti da responsabilità internazionale, anche se la prassi in questione non resta priva di effetti sul piano dell’ordinamento internazionale.
Acconciamessa, L. (2024). Principi costituzionali fondamentali ed esclusione dell'illecito internazionale. Palermo : Palermo University Press.
Principi costituzionali fondamentali ed esclusione dell'illecito internazionale
Acconciamessa, Lorenzo
2024-01-01
Abstract
Il principio fondamentale dell’ordinamento internazionale che postula la supremazia del diritto internazionale sul diritto interno sancisce l’impossibilità di invocare quest’ultimo per giustificare la violazione di obblighi internazionali. Opinioni dottrinarie, esempi di prassi e decisioni giudiziarie, tuttavia, ammettono la possibilità di richiamare i principi costituzionali fondamentali come causa di esclusione dell’illecito internazionale. Questa monografia esamina le possibili strade argomentative che possono percorrersi per giustificare tale affermazione, a partire dall’ipotesi che si formi una specifica norma consuetudinaria secondo cui i principi supremi della costituzione nazionale siano invocabili come causa di esclusione dell’illecito internazionale. Una seconda via da considerare si apre quando si provi a inquadrare i valori supremi protetti dalle Costituzioni nazionali nell’ambito degli interessi essenziali dello Stato in virtù dell’esimente della necessità, codificata all’art. 25 del Progetto di articoli sulla responsabilità degli Stati. Da ultimo occorre analizzare l’approccio adottato quando si sposta la questione dal piano del conflitto tra ordinamenti (internazionale e interni) a quello del conflitto tra principi e valori che, pur tutelati dalle costituzioni nazionali, sono riconosciuti e protetti anche nell’ordinamento internazionale. Lo studio così condotto consente di concludere che, allo stadio attuale di evoluzione dell’ordinamento internazionale, gli Stati che oppongono la tutela dei principi fondamentali delle proprie Costituzioni all’attuazione di obblighi internazionali non possono pretendere di restare esenti da responsabilità internazionale, anche se la prassi in questione non resta priva di effetti sul piano dell’ordinamento internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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