Introduzione. Migranti e rifugiati appartengono ai gruppi piu emarginati del mondo. Barriere legate ai determinanti della salute possono spesso precludere l’accesso ai diritti umani fondamentali e avere un impatto negativo sulla salute stessa e sul benessere. Nonostante un crescente interesse per la migrazione forzata, persiste una mancanza di informazioni sulla percezione dei bisogni di salute da parte dei rifugiati e richiedenti asilo, e sugli elementi che li influenzano. Uno studio sulla dimensione soggettiva della salute dei rifugiati e richiedenti asilo fornirebbe informazioni cruciali per guidare interventi di presa in carico proattivi e per migliorare le cure infermieristiche. La sfida del XXI secolo nel campo infermieristico e infatti quella di adottare una prospettiva globale. Uno sguardo transculturale e essenziale per fornire ai servizi una nuova visione, garantendo un'assistenza inclusiva in sintonia con i diversi sistemi culturali. In Europa, e soprattutto in Italia, pochi studi hanno finora esplorato approfonditamente i punti di forza e le barriere nel percorso di accoglienza di una popolazione migrante in contesti multiculturali. Per promuovere la salute ottimale dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo, risulta fondamentale esaminare i punti di forza e gli ostacoli sia per coloro che si occupano del benessere dell'intera popolazione multiculturale che per i rifugiati e i richiedenti asilo durante il processo di reinsediamento.Obiettivo: L’obiettivo generale di questo Programma di Ricerca Dottorale e quello di fornire nuove conoscenze relativamente ai bisogni di salute di una popolazione multiculturale con il fine di costruire percorsi di salute mirati. In relazione a cio , sono stati identificati i seguenti obiettivi specifici: identificare i bisogni di salute di rifugiati e richiedenti asilo in una comunita multiculturale, esplorare la costruzione soggettiva della salute e della malattia dei membri di una comunita multiculturale, identificare le variabili che influenzano la salute e il benessere di una comunita multiculturale, descrivere le risposte ai bisogni di salute realizzate dagli operatori sociali e sanitari.Metodi: Nel primo studio abbiamo compendiato le conoscenze esistenti sui bisogni di salute fisici e psicosociali dei rifugiati e richiedenti asilo del Mediterraneo, attraverso una revisione sistematica della letteratura. Nel secondo studio abbiamo individuato i problemi piu emblematici della progettazione e conduzione di uno studio qualitativo tra paesi con culture diverse e identificato le possibili strategie per risolverli garantendo rigore, attraverso un contributo scientifico metodologico. Nel terzo studio abbiamo analizzato il vissuto esperienziale degli operatori sanitari e sociali relativamente alla cura di una popolazione di rifugiati e richiedenti asilo, con un’ Analisi Interpretativa Fenomenologica sulle interviste di 16 operatori sociosanitari operanti nel progetto di accoglienza dei migranti, e nel quarto studio esplorato l’esperienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo relativamente ai bisogni di salute percepiti e agli elementi che influenzano la salute e il benessere, su un campione di 19 interviste. Nel quinto studio abbiamo introdotto una nuova metodologia di analisi dei dati denominata Analisi Automatica dei Dati Testuali (AADT), attraverso un contributo scientifico metodologico. Nel sesto studio abbiamo esaminato il punto di vista degli stakeholder sull'assistenza ai migranti nel progetto di accoglienza utilizzando l’AADT e nel settimo studio abbiamo condotto un'Analisi Automatica dei Dati Testuali su un campione diversificato, coinvolgendo la simultanea analisi delle interviste condotte sui 16 stakeholder, 19 migranti e 15 residenti.Risultati: Nel primo studio i risultati hanno mostrato che i fattori principali che influenzano o determinano la salute dei migranti includono il livello di integrazione e di acculturazione, la discriminazione linguistica ed etnica, le condizioni abitative, il reddito, l’adattamento socio-culturale, i bisogni psico-fisici, l’ottenimento del permesso di soggiorno. Inoltre, i problemi familiari e gli eventi traumatici influiscono sulla salute generale e mentale e sulla qualita della vita. Nel secondo studio sono emerse le principali strategie per garantire rigore metodologico nella conduzione di uno studio qualitativo con culture differenti nelle seguenti fasi: disegno, costruzione dei metodi, trascrizione e analisi, reporting. Nel terzo studio l’esperienza degli operatori socio-sanitari si e sintetizzata nelle seguenti tematiche: 1) Movimento dei bisogni; 2) interconnessione tra competenze e nelle relazioni; 3) Lotta contro le carenze territoriali e contro il tempo. Dai risultati del quarto studio emerge che la famiglia rappresenta un elemento in stretta relazione con la salute e il benessere dei rifugiati, così come il sentirsi parte di una comunita e la possibilita di raggiungere una condizione di vita stabile e sicura. Nel quinto studio, l’AADT si e rivelato un approccio innovativo per la sua significativa integrazione tra analisi qualitativa e quantitativa e i risultati hanno messo in evidenza le potenzialita nel condurre diversi tipi di analisi partendo dallo stesso set di dati, facilitando l'interpretazione di fenomeni complessi. Nel sesto studio i risultati hanno mostrato diverse dimensioni, sia manifeste che latenti, che influenzano la salute della popolazione multietnica e gli interventi messi in atto dagli stakeholder, in principal modo l’attenzione rivolta alla famiglia, l’organizzazione dell’accoglienza, l’integrazione lavorativa dei migranti beneficiari del progetto di accoglienza e il rispondere alle esigenze dei migranti, con particolare attenzione alla salute mentale. Nel settimo studio i risultati hanno messo in evidenza le attività proattive finalizzate all'integrazione e all'inclusione sociale dei professionisti mediante interventi volti a stabilire una relazione di cura e supporto, e il campione dei residenti ha portato all’attenzione i benefici del progetto di accoglienza sull’intera comunità oggetto di studio. Infine, il tema legato alle carenze strutturali e le sfide connesse all'assistenza sanitaria, dovute alla mancanza di risorse, strutture adeguate e mezzi di trasporto idonei è risultato centrale.Conclusioni: I risultati del programma dottorale confermano che la salute è un costrutto composto da dimensioni bio-fisiologiche, psicologiche e sociali che si interconnettono e che necessitano di una visione di insieme, più che di un approccio analitico e focalizzato sui singoli domini che la compongono e hanno fornito una chiave di lettura delle priorità dei bisogni di salute dei migranti, utile ai Servizi Socio-Sanitari nel loro impegno di accoglienza e cura di queste popolazioni. Gli studi si pongono inoltre come spunto di riflessione sulla necessità di indirizzare gli sforzi della ricerca sull’implementazione di modelli di cura fondati su un approccio comunitario, nel quale la figura dell’infermiere di comunità potrebbe fungere da connessione nella rete dei servizi, in un’ottica interculturale. La ricerca futura dovrebbe direzionarsi verso l’indagine delle relazioni tra le variabili che influenzano la salute nei migranti e gli outcome di salute e analizzare il ruolo del self-care all'interno di queste relazioni. Lo studio del self-care potrebbe supportare i professionisti nell'implementare interventi di promozione della salute e fornire cure mirate e culturalmente competenti che potrebbero migliorare la vita dei migranti e ridurre i costi sanitari.

(2024). I bisogni di salute di una popolazione multiculturale: l'esperienza della comunità di Camini.

I bisogni di salute di una popolazione multiculturale: l'esperienza della comunità di Camini

Figura, Mariachiara
2024-04-18

Abstract

Introduzione. Migranti e rifugiati appartengono ai gruppi piu emarginati del mondo. Barriere legate ai determinanti della salute possono spesso precludere l’accesso ai diritti umani fondamentali e avere un impatto negativo sulla salute stessa e sul benessere. Nonostante un crescente interesse per la migrazione forzata, persiste una mancanza di informazioni sulla percezione dei bisogni di salute da parte dei rifugiati e richiedenti asilo, e sugli elementi che li influenzano. Uno studio sulla dimensione soggettiva della salute dei rifugiati e richiedenti asilo fornirebbe informazioni cruciali per guidare interventi di presa in carico proattivi e per migliorare le cure infermieristiche. La sfida del XXI secolo nel campo infermieristico e infatti quella di adottare una prospettiva globale. Uno sguardo transculturale e essenziale per fornire ai servizi una nuova visione, garantendo un'assistenza inclusiva in sintonia con i diversi sistemi culturali. In Europa, e soprattutto in Italia, pochi studi hanno finora esplorato approfonditamente i punti di forza e le barriere nel percorso di accoglienza di una popolazione migrante in contesti multiculturali. Per promuovere la salute ottimale dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo, risulta fondamentale esaminare i punti di forza e gli ostacoli sia per coloro che si occupano del benessere dell'intera popolazione multiculturale che per i rifugiati e i richiedenti asilo durante il processo di reinsediamento.Obiettivo: L’obiettivo generale di questo Programma di Ricerca Dottorale e quello di fornire nuove conoscenze relativamente ai bisogni di salute di una popolazione multiculturale con il fine di costruire percorsi di salute mirati. In relazione a cio , sono stati identificati i seguenti obiettivi specifici: identificare i bisogni di salute di rifugiati e richiedenti asilo in una comunita multiculturale, esplorare la costruzione soggettiva della salute e della malattia dei membri di una comunita multiculturale, identificare le variabili che influenzano la salute e il benessere di una comunita multiculturale, descrivere le risposte ai bisogni di salute realizzate dagli operatori sociali e sanitari.Metodi: Nel primo studio abbiamo compendiato le conoscenze esistenti sui bisogni di salute fisici e psicosociali dei rifugiati e richiedenti asilo del Mediterraneo, attraverso una revisione sistematica della letteratura. Nel secondo studio abbiamo individuato i problemi piu emblematici della progettazione e conduzione di uno studio qualitativo tra paesi con culture diverse e identificato le possibili strategie per risolverli garantendo rigore, attraverso un contributo scientifico metodologico. Nel terzo studio abbiamo analizzato il vissuto esperienziale degli operatori sanitari e sociali relativamente alla cura di una popolazione di rifugiati e richiedenti asilo, con un’ Analisi Interpretativa Fenomenologica sulle interviste di 16 operatori sociosanitari operanti nel progetto di accoglienza dei migranti, e nel quarto studio esplorato l’esperienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo relativamente ai bisogni di salute percepiti e agli elementi che influenzano la salute e il benessere, su un campione di 19 interviste. Nel quinto studio abbiamo introdotto una nuova metodologia di analisi dei dati denominata Analisi Automatica dei Dati Testuali (AADT), attraverso un contributo scientifico metodologico. Nel sesto studio abbiamo esaminato il punto di vista degli stakeholder sull'assistenza ai migranti nel progetto di accoglienza utilizzando l’AADT e nel settimo studio abbiamo condotto un'Analisi Automatica dei Dati Testuali su un campione diversificato, coinvolgendo la simultanea analisi delle interviste condotte sui 16 stakeholder, 19 migranti e 15 residenti.Risultati: Nel primo studio i risultati hanno mostrato che i fattori principali che influenzano o determinano la salute dei migranti includono il livello di integrazione e di acculturazione, la discriminazione linguistica ed etnica, le condizioni abitative, il reddito, l’adattamento socio-culturale, i bisogni psico-fisici, l’ottenimento del permesso di soggiorno. Inoltre, i problemi familiari e gli eventi traumatici influiscono sulla salute generale e mentale e sulla qualita della vita. Nel secondo studio sono emerse le principali strategie per garantire rigore metodologico nella conduzione di uno studio qualitativo con culture differenti nelle seguenti fasi: disegno, costruzione dei metodi, trascrizione e analisi, reporting. Nel terzo studio l’esperienza degli operatori socio-sanitari si e sintetizzata nelle seguenti tematiche: 1) Movimento dei bisogni; 2) interconnessione tra competenze e nelle relazioni; 3) Lotta contro le carenze territoriali e contro il tempo. Dai risultati del quarto studio emerge che la famiglia rappresenta un elemento in stretta relazione con la salute e il benessere dei rifugiati, così come il sentirsi parte di una comunita e la possibilita di raggiungere una condizione di vita stabile e sicura. Nel quinto studio, l’AADT si e rivelato un approccio innovativo per la sua significativa integrazione tra analisi qualitativa e quantitativa e i risultati hanno messo in evidenza le potenzialita nel condurre diversi tipi di analisi partendo dallo stesso set di dati, facilitando l'interpretazione di fenomeni complessi. Nel sesto studio i risultati hanno mostrato diverse dimensioni, sia manifeste che latenti, che influenzano la salute della popolazione multietnica e gli interventi messi in atto dagli stakeholder, in principal modo l’attenzione rivolta alla famiglia, l’organizzazione dell’accoglienza, l’integrazione lavorativa dei migranti beneficiari del progetto di accoglienza e il rispondere alle esigenze dei migranti, con particolare attenzione alla salute mentale. Nel settimo studio i risultati hanno messo in evidenza le attività proattive finalizzate all'integrazione e all'inclusione sociale dei professionisti mediante interventi volti a stabilire una relazione di cura e supporto, e il campione dei residenti ha portato all’attenzione i benefici del progetto di accoglienza sull’intera comunità oggetto di studio. Infine, il tema legato alle carenze strutturali e le sfide connesse all'assistenza sanitaria, dovute alla mancanza di risorse, strutture adeguate e mezzi di trasporto idonei è risultato centrale.Conclusioni: I risultati del programma dottorale confermano che la salute è un costrutto composto da dimensioni bio-fisiologiche, psicologiche e sociali che si interconnettono e che necessitano di una visione di insieme, più che di un approccio analitico e focalizzato sui singoli domini che la compongono e hanno fornito una chiave di lettura delle priorità dei bisogni di salute dei migranti, utile ai Servizi Socio-Sanitari nel loro impegno di accoglienza e cura di queste popolazioni. Gli studi si pongono inoltre come spunto di riflessione sulla necessità di indirizzare gli sforzi della ricerca sull’implementazione di modelli di cura fondati su un approccio comunitario, nel quale la figura dell’infermiere di comunità potrebbe fungere da connessione nella rete dei servizi, in un’ottica interculturale. La ricerca futura dovrebbe direzionarsi verso l’indagine delle relazioni tra le variabili che influenzano la salute nei migranti e gli outcome di salute e analizzare il ruolo del self-care all'interno di queste relazioni. Lo studio del self-care potrebbe supportare i professionisti nell'implementare interventi di promozione della salute e fornire cure mirate e culturalmente competenti che potrebbero migliorare la vita dei migranti e ridurre i costi sanitari.
18-apr-2024
Health
Migrants
Nursing
(2024). I bisogni di salute di una popolazione multiculturale: l'esperienza della comunità di Camini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/665035
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