La realtà in cui viviamo, pluralistica, multietnica ed eterogenea, ha fornito terreno fertile per lo sviluppo, dal ritmo crescente e incalzante, di nuove e sofisticate tecnologie sempre più emulative delle effigie e delle fattezze umane e, finanche, dei percorsi cognitivi dell’uomo. Ad oggi l’intelligenza artificiale registra uno spostamento del giudizio umano dal pensiero all’algoritmo che si traduce in un’esternalizzazione delle nostre strategie cognitive, cui fa da contrappeso un loro indebolimento in noi stessi. Il rischio è che anche i dati interni dei nostri sentimenti e del nostro ragionamento possono essere acquisiti automaticamente, generando una vera e propria industrializzazione dell’essere umano. In un’epoca in cui la trasformazione digitale alimenta la tendenza a digitalizzare tutto, compresa la giustizia, il processo e i suoi protagonisti, giudici e avvocati; essa, sostituendo al linguaggio strutturato dell’uomo, l’impiego dell’algoritmo numerico, costituisce il primo mezzo la cui operatività non necessita di mediazione semantica, poiché basata su una serie di “istruzioni”. Questo, se da un lato facilita i percorsi decisori, dall’altro agevola potenziali discriminazioni
Geraci R (2024). Intelligenza artificiale e giustizia predittiva in materia tributaria : algoretica e tutela del contribuente religioso. Torino : Giappichelli.
Intelligenza artificiale e giustizia predittiva in materia tributaria : algoretica e tutela del contribuente religioso
Geraci R
2024-11-28
Abstract
La realtà in cui viviamo, pluralistica, multietnica ed eterogenea, ha fornito terreno fertile per lo sviluppo, dal ritmo crescente e incalzante, di nuove e sofisticate tecnologie sempre più emulative delle effigie e delle fattezze umane e, finanche, dei percorsi cognitivi dell’uomo. Ad oggi l’intelligenza artificiale registra uno spostamento del giudizio umano dal pensiero all’algoritmo che si traduce in un’esternalizzazione delle nostre strategie cognitive, cui fa da contrappeso un loro indebolimento in noi stessi. Il rischio è che anche i dati interni dei nostri sentimenti e del nostro ragionamento possono essere acquisiti automaticamente, generando una vera e propria industrializzazione dell’essere umano. In un’epoca in cui la trasformazione digitale alimenta la tendenza a digitalizzare tutto, compresa la giustizia, il processo e i suoi protagonisti, giudici e avvocati; essa, sostituendo al linguaggio strutturato dell’uomo, l’impiego dell’algoritmo numerico, costituisce il primo mezzo la cui operatività non necessita di mediazione semantica, poiché basata su una serie di “istruzioni”. Questo, se da un lato facilita i percorsi decisori, dall’altro agevola potenziali discriminazioniFile | Dimensione | Formato | |
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