Il volume esplora le biografie di Stefano e Sebastiano Ittar e prende le mosse dall’analisi della vasta raccolta di disegni conservata presso il Museo Civico Castello Ursino di Catania, che documenta l’attività professionale tra Sicilia e Malta dei due architetti, padre e figlio, protagonisti rispettivamente dell’ultima stagione del tardobarocco e dell’esordio del neoclassicismo. Attraverso lo studio dei documenti di archivio e l’analisi dei disegni catanesi, se ne ricostruiscono le vicende professionali a cavallo delle rivoluzioni, precisando i vincoli romani e la dimensione internazionale degli orizzonti culturali di Stefano e restituendo a Sebastiano, spesso classificato come “architetto dell’utopia”, un ruolo centrale nella trasformazione di Catania nella prima metà dell’Ottocento. L’indagine grafica, in particolare, svela nuovi dettagli sugli aspetti formali e ideativi del suo fare architettura, sottolineando l’interazione tra pratica e rappresentazione architettonica, influenzate dai contesti culturali e dai modelli del suo tempo.
Antista, A., Garozzo, A. (2024). STEFANO E SEBASTIANO ITTAR : rappresentare, progettare e costruire l'architettura fra tardobarocco e neoclassicismo (1765 -1848). Palermo : Caracol.
STEFANO E SEBASTIANO ITTAR : rappresentare, progettare e costruire l'architettura fra tardobarocco e neoclassicismo (1765 -1848)
Antista, Armando
;Garozzo, Alessia
2024-01-01
Abstract
Il volume esplora le biografie di Stefano e Sebastiano Ittar e prende le mosse dall’analisi della vasta raccolta di disegni conservata presso il Museo Civico Castello Ursino di Catania, che documenta l’attività professionale tra Sicilia e Malta dei due architetti, padre e figlio, protagonisti rispettivamente dell’ultima stagione del tardobarocco e dell’esordio del neoclassicismo. Attraverso lo studio dei documenti di archivio e l’analisi dei disegni catanesi, se ne ricostruiscono le vicende professionali a cavallo delle rivoluzioni, precisando i vincoli romani e la dimensione internazionale degli orizzonti culturali di Stefano e restituendo a Sebastiano, spesso classificato come “architetto dell’utopia”, un ruolo centrale nella trasformazione di Catania nella prima metà dell’Ottocento. L’indagine grafica, in particolare, svela nuovi dettagli sugli aspetti formali e ideativi del suo fare architettura, sottolineando l’interazione tra pratica e rappresentazione architettonica, influenzate dai contesti culturali e dai modelli del suo tempo.File | Dimensione | Formato | |
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