La globalizzazione ha accresciuto le disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo già conosciute nell’epoca dello sviluppo, determinando così conflitti, resistenze, progetti contro l’esclusione. Le migrazioni internazionali in area mediterranea possono anche essere lette in questa ottica, progetti verso una vita migliore e una ricerca di identità e diritti negati altrove, e non solo frutto degli squilibri generati dall’accumulazione capitalista – che pure resta il problema principale dell’epoca della globalizzazione. Ma questi movimenti verso la libertà, verso una cittadinanza ricercata e non goduta, non conoscono solo approdi nelle coste mediterranee ma anche scogli, reali (quanti naufragi e quante morti in questa fuga verso la libertà!) e simbolici: intolleranza, xenofobia, esclusione, sfruttamento, controllo sociale. Anche in Sicilia è possibile osservare questi fenomeni e il lavoro si concentra soprattutto sul lavoro degli immigrati nel settore della serricoltura nella provincia di Ragusa. Comprendere meglio origine e significato delle migrazioni internazionali può contribuire a realizzare quell’universalismo di cui tutti abbiamo bisogno e che, negato ai migranti, restringe silenziosamente anche le nostre libertà e i nostri diritti.
PIRRONE M. A. (2002). Approdi e scogli. Le migrazioni internazionali nel Mediterraneo. Milano : Mimesis.
Approdi e scogli. Le migrazioni internazionali nel Mediterraneo
PIRRONE, Marco Antonio
2002-01-01
Abstract
La globalizzazione ha accresciuto le disuguaglianze tra Nord e Sud del mondo già conosciute nell’epoca dello sviluppo, determinando così conflitti, resistenze, progetti contro l’esclusione. Le migrazioni internazionali in area mediterranea possono anche essere lette in questa ottica, progetti verso una vita migliore e una ricerca di identità e diritti negati altrove, e non solo frutto degli squilibri generati dall’accumulazione capitalista – che pure resta il problema principale dell’epoca della globalizzazione. Ma questi movimenti verso la libertà, verso una cittadinanza ricercata e non goduta, non conoscono solo approdi nelle coste mediterranee ma anche scogli, reali (quanti naufragi e quante morti in questa fuga verso la libertà!) e simbolici: intolleranza, xenofobia, esclusione, sfruttamento, controllo sociale. Anche in Sicilia è possibile osservare questi fenomeni e il lavoro si concentra soprattutto sul lavoro degli immigrati nel settore della serricoltura nella provincia di Ragusa. Comprendere meglio origine e significato delle migrazioni internazionali può contribuire a realizzare quell’universalismo di cui tutti abbiamo bisogno e che, negato ai migranti, restringe silenziosamente anche le nostre libertà e i nostri diritti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.