Sulla scorta di alcuni scritti di H.-G. Gadamer, H. Jonas e R. Spaemann, nel presente saggio si teorizza una concezione “neo-ippocratica” dell’atto medico, in cui le istanze di umanizzazione e le esigenze di rigore scientifico sembrano riconciliate nel celebre detto “medicus curat, natura sanat”. Al di là di ogni indebita medicalizzazione dell’esistenza, infatti, l’arte medica saprà mostrare il suo volto umano nella misura in cui, orientandosi non alla ma-nipolazione dell’organismo ma alla sua cura e alla sua guarigione, riscoprirà, nel cuore dell’antica nozione di physis, quell’“armonia nascosta” che, ancora oggi, rappresenta lo scopo e al tempo stesso il limite del suo esercizio.
Sesta, L. (2011). Ars curandi. Prospettive di filosofia della medicina. roma : aracne.
Ars curandi. Prospettive di filosofia della medicina
SESTA, Luciano
2011-01-01
Abstract
Sulla scorta di alcuni scritti di H.-G. Gadamer, H. Jonas e R. Spaemann, nel presente saggio si teorizza una concezione “neo-ippocratica” dell’atto medico, in cui le istanze di umanizzazione e le esigenze di rigore scientifico sembrano riconciliate nel celebre detto “medicus curat, natura sanat”. Al di là di ogni indebita medicalizzazione dell’esistenza, infatti, l’arte medica saprà mostrare il suo volto umano nella misura in cui, orientandosi non alla ma-nipolazione dell’organismo ma alla sua cura e alla sua guarigione, riscoprirà, nel cuore dell’antica nozione di physis, quell’“armonia nascosta” che, ancora oggi, rappresenta lo scopo e al tempo stesso il limite del suo esercizio.File | Dimensione | Formato | |
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