Il saggio muove dall’analisi dei processi sociali, culturali, politici che segnarono l’avvio della stagione moderna nella contea di Modica. Recuperando la centralità degli attori del dominio, gli Enriquéz, ben oltre la sequenza cronologica dei fatti e dei passaggi ereditari, il testo delinea i contorni di un progetto dinastico che, nel suo divenire, contemplava la proiezione dei feudi nella rete mediterranea ed europea della monarchia spagnola. Non due storie parallele, quella della contea e quella dei conti, distratti e lontani, ma un’unica storia che, sullo sfondo di un’analisi di longue durée, sposta in avanti l’asse cronologico fissato dagli Atti del settimo centenario della contea curati da Giuseppe Barone, fino ad incontrare eventi nel testo indagati oltre la misura del loro accadimento: il terremoto del 1693 e i temi correlati, conflitto religioso e dinamiche della ricostruzione; la discontinuità del quadro politico internazionale seguita alla guerra di successione al trono di Spagna e la sua incidenza nel contesto comitale. Il testo assume le trasformazioni del territorio e della città (il focus è su Ragusa) oltre la simbolica dei segni fisici e la storia sociale oltre la visione binaria di poteri contrapposti. In tal modo il mutamento è misurabile nelle strutture politiche, in quelle sociali e nel territorio, che recupera la dimensione di palinsesto e fatto culturale, cui la scienza storica restituisce ordine e senso.
Montana, S. (2012). NEL SEGNO DELL’ÀNCORA La contea di Modica nel dominio degli Enriquéz almiranti di Castiglia. Catania : BONANNO EDITORE.
NEL SEGNO DELL’ÀNCORA La contea di Modica nel dominio degli Enriquéz almiranti di Castiglia
MONTANA, Sabina
2012-01-01
Abstract
Il saggio muove dall’analisi dei processi sociali, culturali, politici che segnarono l’avvio della stagione moderna nella contea di Modica. Recuperando la centralità degli attori del dominio, gli Enriquéz, ben oltre la sequenza cronologica dei fatti e dei passaggi ereditari, il testo delinea i contorni di un progetto dinastico che, nel suo divenire, contemplava la proiezione dei feudi nella rete mediterranea ed europea della monarchia spagnola. Non due storie parallele, quella della contea e quella dei conti, distratti e lontani, ma un’unica storia che, sullo sfondo di un’analisi di longue durée, sposta in avanti l’asse cronologico fissato dagli Atti del settimo centenario della contea curati da Giuseppe Barone, fino ad incontrare eventi nel testo indagati oltre la misura del loro accadimento: il terremoto del 1693 e i temi correlati, conflitto religioso e dinamiche della ricostruzione; la discontinuità del quadro politico internazionale seguita alla guerra di successione al trono di Spagna e la sua incidenza nel contesto comitale. Il testo assume le trasformazioni del territorio e della città (il focus è su Ragusa) oltre la simbolica dei segni fisici e la storia sociale oltre la visione binaria di poteri contrapposti. In tal modo il mutamento è misurabile nelle strutture politiche, in quelle sociali e nel territorio, che recupera la dimensione di palinsesto e fatto culturale, cui la scienza storica restituisce ordine e senso.File | Dimensione | Formato | |
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