L’Agenda 2030 è un piano d’azione adottato dalle Nazioni Unite nel 2015 e rappresenta una sfida a livello globale per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire uno sviluppo sostenibile per tutti entro il 2030. L’Agenda ha stabilito 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) per affrontare sfide globali come la povertà, la fame, la disuguaglianza, il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Attraverso i 17 Goals, si punta ad un’evoluzione in modo equilibrato delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile - economica, sociale ed ecologica - nonché a porre fine alla povertà, a combattere l’ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici e a costruire società consapevoli che rispettino i diritti umani. Tale impegno richiede la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, dal settore privato a quello pubblico, dalla popolazione civile agli operatori dell’informazione e della cultura. L’Agenda 2030 è un esempio di problema complesso che richiede un approccio interdisciplinare. Per raggiungere questi obiettivi, infatti, è necessario che i governi, le organizzazioni, la società civile, le aziende, le comunità scientifiche e tutti gli altri attori coinvolti collaborino per sviluppare soluzioni integrate e sostenibili, anche per superare ostacoli o possibili contraddizioni riscontrate nel tempo.L’Agenda può, infatti, presentare dei limiti a causa della sua attuale visione prettamente antropocentrica, contraddicendosi sugli studi che richiedono invece una visione integrata dell’intero ecosistema. In questo contesto, l’architettura svolge un ruolo cruciale nel raggiungimento di questi obiettivi, in quanto può aiutare a creare città sostenibili e vivibili, promuovere l’uso di energie rinnovabili e contribuire alla conservazione delle risorse naturali. I paper contenuti in questo numero condividono riflessioni e avviano un dibattito su una nuova visione dei goals presenti in agenda, sui possibili limiti riscontrati, sulle possibili sfide e contraddizioni, partendo da esperienze in contesti locali, azioni progettuali e ruolo della tecnologia e dell’innovazione tecnologica, processi di partecipazione attiva nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Di Maggio, S., Morvillo, S., Tolomeo, R., Trischitta, C. (2023). AGENDA 2030 : CONTRADDIZIONI & GOALS.
AGENDA 2030 : CONTRADDIZIONI & GOALS
Di Maggio, Salvatore;Morvillo, Samuele
;Tolomeo, Rita
;Trischitta, Carmen
2023-01-01
Abstract
L’Agenda 2030 è un piano d’azione adottato dalle Nazioni Unite nel 2015 e rappresenta una sfida a livello globale per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire uno sviluppo sostenibile per tutti entro il 2030. L’Agenda ha stabilito 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) per affrontare sfide globali come la povertà, la fame, la disuguaglianza, il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità. Attraverso i 17 Goals, si punta ad un’evoluzione in modo equilibrato delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile - economica, sociale ed ecologica - nonché a porre fine alla povertà, a combattere l’ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici e a costruire società consapevoli che rispettino i diritti umani. Tale impegno richiede la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, dal settore privato a quello pubblico, dalla popolazione civile agli operatori dell’informazione e della cultura. L’Agenda 2030 è un esempio di problema complesso che richiede un approccio interdisciplinare. Per raggiungere questi obiettivi, infatti, è necessario che i governi, le organizzazioni, la società civile, le aziende, le comunità scientifiche e tutti gli altri attori coinvolti collaborino per sviluppare soluzioni integrate e sostenibili, anche per superare ostacoli o possibili contraddizioni riscontrate nel tempo.L’Agenda può, infatti, presentare dei limiti a causa della sua attuale visione prettamente antropocentrica, contraddicendosi sugli studi che richiedono invece una visione integrata dell’intero ecosistema. In questo contesto, l’architettura svolge un ruolo cruciale nel raggiungimento di questi obiettivi, in quanto può aiutare a creare città sostenibili e vivibili, promuovere l’uso di energie rinnovabili e contribuire alla conservazione delle risorse naturali. I paper contenuti in questo numero condividono riflessioni e avviano un dibattito su una nuova visione dei goals presenti in agenda, sui possibili limiti riscontrati, sulle possibili sfide e contraddizioni, partendo da esperienze in contesti locali, azioni progettuali e ruolo della tecnologia e dell’innovazione tecnologica, processi di partecipazione attiva nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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