Yvette Taylor, nel suo saggio, partendo proprio dall'analisi della genitorialità gay e lesbica, contribuisce a demistificare le rappresentazioni della “famiglia” omosessuale analizzando il rapporto e l'intersezione tra orientamento sessuale e classe sociale. Le diverse ricerche che si sono occupate di genitorialità lesbica, forse condizionate dalla necessità politica di rappresentare positivamente le nuove famiglie, hanno trascurato pesantemente la classe sociale di appartenenza quale variabile esplicativa delle scelte e delle esperienze genitoriali omosessuali. Una ricerca “situata”, come prova Yvette, non può esimersi di esplorare le intersezioni, per esempio, tra sessualità, classe sociale, appartenenza etnica e svelare come una rappresentazione “normalizzata” e, pertanto, rassicurante delle omosessualità, implichi e sia predittiva di distribuzioni inique di risorse e determini percorsi“rispettabili” a scapito di tutti quei soggetti che per appartenenza etnica, dis/abilità corporee, status sociale, etc., non dispongono di uno status al pari legittimato.
RINALDI, C., CAPUTO, L. (2012). Genitori lesbiche e gay come soggetti situati.
Genitori lesbiche e gay come soggetti situati
RINALDI, Cirus;
2012-01-01
Abstract
Yvette Taylor, nel suo saggio, partendo proprio dall'analisi della genitorialità gay e lesbica, contribuisce a demistificare le rappresentazioni della “famiglia” omosessuale analizzando il rapporto e l'intersezione tra orientamento sessuale e classe sociale. Le diverse ricerche che si sono occupate di genitorialità lesbica, forse condizionate dalla necessità politica di rappresentare positivamente le nuove famiglie, hanno trascurato pesantemente la classe sociale di appartenenza quale variabile esplicativa delle scelte e delle esperienze genitoriali omosessuali. Una ricerca “situata”, come prova Yvette, non può esimersi di esplorare le intersezioni, per esempio, tra sessualità, classe sociale, appartenenza etnica e svelare come una rappresentazione “normalizzata” e, pertanto, rassicurante delle omosessualità, implichi e sia predittiva di distribuzioni inique di risorse e determini percorsi“rispettabili” a scapito di tutti quei soggetti che per appartenenza etnica, dis/abilità corporee, status sociale, etc., non dispongono di uno status al pari legittimato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.