L'attualità delle riflessioni condotte in questo volume, uscito nell'edizione originale inglese nel 1993 e tradotto in italiano solamente nel 2008, è oggi più che mai evidente. Rosalind Krauss affronta, infatti, una questione assai dibattuta nella teoria dell'arte visuale degli ultimi dieci anni, che può essere posta direttamente in questi termini: cosa accade al regime della visione quando questo viene oscurato dalla presenza opaca e talvolta invisibile dell'inconscio? Questo interrogativo mette profondamente in discussione i fondamenti stessi della percezione e, rilanciando il concetto di opposizione, chiama direttamente in causa la dialettica interna alla logica visiva, facendo così vacillare l’impalcatura concettuale del modernismo. Come osserva Krauss, questo doppio regime della visione scaturisce, per l'appunto, nella dimensione della differenza, della separazione, del distacco e del contrasto. Il volume è articolato in modo originale – alterna, infatti, alle numerose annotazioni personali dal carattere diaristico, le riflessioni puntuali della storica dell'arte – ed è costruito con un rigore quasi matematico: capitoli e paragrafi non sono identificati con un titolo, bensì semplicemente attraverso un numero cardinale. Già questa scelta, in apparenza di ordine puramente sistematico, rivela uno spessore contenutistico non indifferente. L'inconscio ottico coglie all'interno della razionalità modernista una spinta irrazionale e una forza ingovernabile che ripercorre 'contropelo' la storia ufficiale del movimento: bisogna, dunque, oltrepassare quella che Georges Bataille chiama la «Redingote mathématique» e addentrarsi nel terreno scivoloso dell'informe. La logica modernista, al contrario, è una logica puramente visiva e, come tale, deve sia essere contenuta nei termini della percezione visiva, sia deve contenerli.

Rebecchi, M. (2009). Recensione: Rosalind Krauss, L’inconscio ottico, a cura di Elio Grazioli, Bruno Mondadori, Milano 2008, in Rivista di studi filosofici "Syzetesis", novembre/2009, http://www.syzetesis.it/Recensioni2009/InconscioOttico.htm.

Recensione: Rosalind Krauss, L’inconscio ottico, a cura di Elio Grazioli, Bruno Mondadori, Milano 2008, in Rivista di studi filosofici "Syzetesis", novembre/2009, http://www.syzetesis.it/Recensioni2009/InconscioOttico.htm

REBECCHI, Marie
2009-01-01

Abstract

L'attualità delle riflessioni condotte in questo volume, uscito nell'edizione originale inglese nel 1993 e tradotto in italiano solamente nel 2008, è oggi più che mai evidente. Rosalind Krauss affronta, infatti, una questione assai dibattuta nella teoria dell'arte visuale degli ultimi dieci anni, che può essere posta direttamente in questi termini: cosa accade al regime della visione quando questo viene oscurato dalla presenza opaca e talvolta invisibile dell'inconscio? Questo interrogativo mette profondamente in discussione i fondamenti stessi della percezione e, rilanciando il concetto di opposizione, chiama direttamente in causa la dialettica interna alla logica visiva, facendo così vacillare l’impalcatura concettuale del modernismo. Come osserva Krauss, questo doppio regime della visione scaturisce, per l'appunto, nella dimensione della differenza, della separazione, del distacco e del contrasto. Il volume è articolato in modo originale – alterna, infatti, alle numerose annotazioni personali dal carattere diaristico, le riflessioni puntuali della storica dell'arte – ed è costruito con un rigore quasi matematico: capitoli e paragrafi non sono identificati con un titolo, bensì semplicemente attraverso un numero cardinale. Già questa scelta, in apparenza di ordine puramente sistematico, rivela uno spessore contenutistico non indifferente. L'inconscio ottico coglie all'interno della razionalità modernista una spinta irrazionale e una forza ingovernabile che ripercorre 'contropelo' la storia ufficiale del movimento: bisogna, dunque, oltrepassare quella che Georges Bataille chiama la «Redingote mathématique» e addentrarsi nel terreno scivoloso dell'informe. La logica modernista, al contrario, è una logica puramente visiva e, come tale, deve sia essere contenuta nei termini della percezione visiva, sia deve contenerli.
2009
Rebecchi, M. (2009). Recensione: Rosalind Krauss, L’inconscio ottico, a cura di Elio Grazioli, Bruno Mondadori, Milano 2008, in Rivista di studi filosofici "Syzetesis", novembre/2009, http://www.syzetesis.it/Recensioni2009/InconscioOttico.htm.
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