Scopo del presente lavoro è quello di verificare l’eventuale riscontro di alterazioni della frequenza cardiaca e del ritmo cardiaco in un campione di soggetti esposti professionalmente a campi elettromagnetici, nello specifico lavoratori di centrali elettriche e sottostazioni, afferenti presso l’ambulatorio di cardiologia della Sezione di MDL dell’AOUP di PA, posti a confronto con soggetti di pari età e sesso non esposti al fattore di rischio considerato. I dati raccolti sono stati messi in relazione ai rilievi ambientali dei campi elettromagnetici a bassa frequenza effettuati dall’ARPA Sicilia (1). Sono stati quindi analizzati i risultati ottenuti nelle due popolazioni in esame al fine di evidenziare eventuali differenze statisticamente significative. Unico dato da segnalare è il riscontro nella popolazione esposta professionalmente ad ELF di 55 casi di bradicardia sinusale (20,3%), non spiegabile anamnesticamente con pratica di attività sportiva di tipo agonistico o amatoriale né con cardiopatie note. Pertanto, si è giunti alla conclusione che l’esposizione cronica ad ELF, che nelle nostre osservazioni si è sempre mantenuta nel range dei limiti consentiti dalla legge (1), non ha influenzato altri parametri elettrocardiografici nei soggetti da noi valutati.

Provenzani, A., Giammanco, V., Verso, M.G., Lacca, G., Picciotto, D. (2011). Esposizione a campi elettromagnetici a bassa frequenza (ELF) in ambito occupazionale e nella popolazione generale. In Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia (pp.424-425).

Esposizione a campi elettromagnetici a bassa frequenza (ELF) in ambito occupazionale e nella popolazione generale

PROVENZANI, Ambra;GIAMMANCO, Viviana;VERSO, Maria Gabriella;LACCA, Guido;PICCIOTTO, Diego
2011-01-01

Abstract

Scopo del presente lavoro è quello di verificare l’eventuale riscontro di alterazioni della frequenza cardiaca e del ritmo cardiaco in un campione di soggetti esposti professionalmente a campi elettromagnetici, nello specifico lavoratori di centrali elettriche e sottostazioni, afferenti presso l’ambulatorio di cardiologia della Sezione di MDL dell’AOUP di PA, posti a confronto con soggetti di pari età e sesso non esposti al fattore di rischio considerato. I dati raccolti sono stati messi in relazione ai rilievi ambientali dei campi elettromagnetici a bassa frequenza effettuati dall’ARPA Sicilia (1). Sono stati quindi analizzati i risultati ottenuti nelle due popolazioni in esame al fine di evidenziare eventuali differenze statisticamente significative. Unico dato da segnalare è il riscontro nella popolazione esposta professionalmente ad ELF di 55 casi di bradicardia sinusale (20,3%), non spiegabile anamnesticamente con pratica di attività sportiva di tipo agonistico o amatoriale né con cardiopatie note. Pertanto, si è giunti alla conclusione che l’esposizione cronica ad ELF, che nelle nostre osservazioni si è sempre mantenuta nel range dei limiti consentiti dalla legge (1), non ha influenzato altri parametri elettrocardiografici nei soggetti da noi valutati.
nov-2011
74° Congresso Nazionale SIMLII Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale
Torino
16-19 novembre 2011
74
2011
2
Provenzani, A., Giammanco, V., Verso, M.G., Lacca, G., Picciotto, D. (2011). Esposizione a campi elettromagnetici a bassa frequenza (ELF) in ambito occupazionale e nella popolazione generale. In Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia (pp.424-425).
Proceedings (atti dei congressi)
Provenzani, A; Giammanco, V; Verso, MG; Lacca, G; Picciotto, D
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