Nel presente lavoro sono stati esaminati gli eventi infortunistici occupazionali a rischio biologico avvenuti nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Palermo nel decennio 2000-2011 al fine di rilevarne l’incidenza, anche in considerazione degli interventi di prevenzione adottati, le circostanze dell’evento, le categorie professionali maggiormente a rischio, le caratteristiche dell’operatore sanitario e, se noto, il quadro sierologico del paziente fonte. A tale scopo è stato esaminato un data-base dell’Azienda in cui vengono inseriti i suddetti dati al momento dell’incidente occupazionale a rischio infettivologico. Dall’elaborazione degli stessi è emerso che nell’anno 2000 l’incidenza di eventi per tale esposizione è stata del 4,8%; nel 2010 dell’2,3% e nei primi quattro mesi del 2011 dell’1,1%. Le categorie professionali più colpite sono state gli infermieri, seguiti dai medici e dal personale ausiliario. Le modalità di accadimento più frequenti sono state le punture con ago. I risultati ottenuti dall’indagine, che ha rilevato un dimezzamento di nuovi casi nel decennio considerato, constatano quanto sia rilevante l’attuazione di programmi di formazione e addestramento del personale effettuati nel periodo in esame.
Triolo, R., Torregrossa, M.V., Verso, M.G., Lacca, G., Vitale, F., Picciotto, D. (2011). Valutazione del rischio infettivo occupazionale nell’A.O.U.P. di Palermo: dieci anni di sorveglianza. In Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia (pp.227-228).
Valutazione del rischio infettivo occupazionale nell’A.O.U.P. di Palermo: dieci anni di sorveglianza
TRIOLO, Rosaria Gabriella;TORREGROSSA, Maria Valeria;VERSO, Maria Gabriella;LACCA, Guido;VITALE, Francesco;PICCIOTTO, Diego
2011-01-01
Abstract
Nel presente lavoro sono stati esaminati gli eventi infortunistici occupazionali a rischio biologico avvenuti nell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico di Palermo nel decennio 2000-2011 al fine di rilevarne l’incidenza, anche in considerazione degli interventi di prevenzione adottati, le circostanze dell’evento, le categorie professionali maggiormente a rischio, le caratteristiche dell’operatore sanitario e, se noto, il quadro sierologico del paziente fonte. A tale scopo è stato esaminato un data-base dell’Azienda in cui vengono inseriti i suddetti dati al momento dell’incidente occupazionale a rischio infettivologico. Dall’elaborazione degli stessi è emerso che nell’anno 2000 l’incidenza di eventi per tale esposizione è stata del 4,8%; nel 2010 dell’2,3% e nei primi quattro mesi del 2011 dell’1,1%. Le categorie professionali più colpite sono state gli infermieri, seguiti dai medici e dal personale ausiliario. Le modalità di accadimento più frequenti sono state le punture con ago. I risultati ottenuti dall’indagine, che ha rilevato un dimezzamento di nuovi casi nel decennio considerato, constatano quanto sia rilevante l’attuazione di programmi di formazione e addestramento del personale effettuati nel periodo in esame.File | Dimensione | Formato | |
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