La singola decisione giudiziale è il risultato di una complessa mediazione fra le esigenze di universalizzazione della legge e le esigenze di individualizzazione legate al singolo caso concreto. In questo lavoro si tenta di dimostrare come la questione della commisurazione della pena sia più complessa di quanto comunemente si pensi. Nel primo capitolo è affrontata, perciò, la questione dell'individualizzazione delle pena nella dinamica giuridica 'coesistenziale', avendo come presupposto l'idea che sia il caso concreto a dettare la deontologia della pena. Tracciate le basi teoriche della ricerca si applicano, nel secondo capitolo, i principi individuati al profilo quantitativo dell'individualizzazione della pena. Nel terzo capitolo si affronta, invece, il problema del ruolo delle tipologie sanzionatorie in un processo di individualizzazione di tipo 'qualitativo', vale a dire il carcere come extrema ratio e le misure alternative come pene principali. Nell'ultimo capitolo, in una prospettiva de iure condendo, si tenta di verificare la possibilità di adozione, nel nostro sistema penale, di un processo bifasico, si intraprende, inoltre, lo studio della personalità del reo, anche tramite la perizia criminologica, e si chiude la ricerca, infine, con alcune riflessioni sulla formazione dei giudici.
Tumminello, L. (2010). Il volto del reo. L'individualizzazione della pena fra legalità ed equità. Milano : Giuffrè.
Il volto del reo. L'individualizzazione della pena fra legalità ed equità
TUMMINELLO, Luca
2010-01-01
Abstract
La singola decisione giudiziale è il risultato di una complessa mediazione fra le esigenze di universalizzazione della legge e le esigenze di individualizzazione legate al singolo caso concreto. In questo lavoro si tenta di dimostrare come la questione della commisurazione della pena sia più complessa di quanto comunemente si pensi. Nel primo capitolo è affrontata, perciò, la questione dell'individualizzazione delle pena nella dinamica giuridica 'coesistenziale', avendo come presupposto l'idea che sia il caso concreto a dettare la deontologia della pena. Tracciate le basi teoriche della ricerca si applicano, nel secondo capitolo, i principi individuati al profilo quantitativo dell'individualizzazione della pena. Nel terzo capitolo si affronta, invece, il problema del ruolo delle tipologie sanzionatorie in un processo di individualizzazione di tipo 'qualitativo', vale a dire il carcere come extrema ratio e le misure alternative come pene principali. Nell'ultimo capitolo, in una prospettiva de iure condendo, si tenta di verificare la possibilità di adozione, nel nostro sistema penale, di un processo bifasico, si intraprende, inoltre, lo studio della personalità del reo, anche tramite la perizia criminologica, e si chiude la ricerca, infine, con alcune riflessioni sulla formazione dei giudici.File | Dimensione | Formato | |
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