La “Costituzione scolastica” individua la scuola quale servizio offerto alla cittadinanza, sia in funzione democratica e di uguaglianza, sia come fattore di creazione di capitale umano, per lo sviluppo della persona e della Nazione. Servizio chiamato ad operare in un assetto policentrico, il cui fulcro è individuato nell’autonomia funzionale delle scuole. Centralismo burocratico, disinvestimenti, divari territoriali e sociali, conflitti istituzionali, inadeguati livelli di apprendimento, dispersione scolastica, freni elettorali e corporativi minano l’effettività del diritto sociale all’istruzione. In una fase di “rivoluzione industriale” delle conoscenze, la scuola italiana, come servizio per la comunità, è al centro di una tensione che rischia di tramutarsi in un fattore di declino del Paese, in cui a farne le spese saranno i più giovani. Completare il processo di attuazione dell’autonomia scolastica, dare corpo alla governance policentrica e innalzare la qualità dell’insegnamento, quale leva per il miglioramento degli apprendimenti, costituiscono possibili rimedi per consentire al servizio di istruzione di svolgere al meglio il ruolo assegnato dalla Costituzione e dal diritto europeo.
Salvatore Milazzo (2023). La scuola italiana come servizio per la comunità. Qualità dell’insegnamento, autonomia, policentrismo.. Milano : Franco Angeli.
La scuola italiana come servizio per la comunità. Qualità dell’insegnamento, autonomia, policentrismo.
Salvatore Milazzo
2023-05-01
Abstract
La “Costituzione scolastica” individua la scuola quale servizio offerto alla cittadinanza, sia in funzione democratica e di uguaglianza, sia come fattore di creazione di capitale umano, per lo sviluppo della persona e della Nazione. Servizio chiamato ad operare in un assetto policentrico, il cui fulcro è individuato nell’autonomia funzionale delle scuole. Centralismo burocratico, disinvestimenti, divari territoriali e sociali, conflitti istituzionali, inadeguati livelli di apprendimento, dispersione scolastica, freni elettorali e corporativi minano l’effettività del diritto sociale all’istruzione. In una fase di “rivoluzione industriale” delle conoscenze, la scuola italiana, come servizio per la comunità, è al centro di una tensione che rischia di tramutarsi in un fattore di declino del Paese, in cui a farne le spese saranno i più giovani. Completare il processo di attuazione dell’autonomia scolastica, dare corpo alla governance policentrica e innalzare la qualità dell’insegnamento, quale leva per il miglioramento degli apprendimenti, costituiscono possibili rimedi per consentire al servizio di istruzione di svolgere al meglio il ruolo assegnato dalla Costituzione e dal diritto europeo.File | Dimensione | Formato | |
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