Divina Instrumenta. Argenti liturgici nelle chiese di Gangi

The volume, which demonstrates the uniqueness of precious Sicilian artifacts from past centuries, focuses, for the first time, the analysis on sacred works of art which, forged in gold, silver and copper and enriched with coral, used with strong symbolic value, from polychrome enamels and semi-precious stones, are kept in the various and rich churches of Gangi (Pa), the center of the high Madonie. The liturgical furnishings were made by Sicilian and non-Sicilian craftsmen, from the end of the fourteenth century, when works of Tuscan and Ligurian origin circulated on the island, to the beginning of the nineteenth century, a century characterized by the advent of the rigorous and sober neoclassical style. Commissioned by clergymen, nobles and jurors, who emulated each other, sometimes with the support of the faithful, the works, like the figurative arts, were created on precise indications from theologians and on a probable design by architects with an illustrious name , such as Gandolfo Felice Bongiorno. Several artifacts are still used today during Eucharistic celebrations, some of which, in fact, although exhibited in the rooms annexed to the Mother Church, are used for solemn religious functions. The volume therefore reconstructs the production of the authors in relation to the precious works of which it speaks.

Il volume, che dimostra l’unicità di preziosi manufatti siciliani dei secoli passati, focalizza, per la prima volta, l’analisi su opere d’arte sacra, che, forgiati in oro, argento e rame ed arricchiti dal corallo, utilizzato con forte valenza simbolica, da smalti policromi e da pietre dure, sono custoditi nelle diverse e ricche chiese di Gangi (Pa), centro delle alte Madonie. Le suppellettili liturgiche sono state realizzate da maestranze siciliane e non, dalla fine del Trecento, quando nell’Isola circolavano opere di origine toscana e ligure, agli inizi dell’Ottocento, secolo caratterizzato dall’avvento del rigoroso e sobrio stile neoclassico. Commissionate da ecclesiastici, nobili e giurati, che si emulavano gli uni con gli altri, talora con il sostegno dei fedeli, le opere, al pari delle arti figurative, sono state realizzate su precise indicazioni di teologi e su probabile disegno di architetti dal nome illustre, come ad esempio Gandolfo Felice Bongiorno. Diversi manufatti sono ancora oggi adoperati durante le celebrazioni eucaristiche, alcuni dei quali, infatti, pur musealizzati nei locali annessi alla Chiesa Madre, vengono utilizzati per le solenni funzioni religiose. Il volume ricostruisce, quindi, la produzione degli autori in relazione alle preziose opere di cui vi si parla.