The research mobilizes the resources of semiotics of culture, tensive semiotics, and cultural anthropology to map the antimafia imaginary from the late 1980s to the present. Based on archival explorations, interviews, and field observations, it identified five key places in Italian culture where "antimafia" has a particular importance in shaping public debate: the semio-linguistic uses of the noun antimafia, the elaboration of a national iconography, the definition of cultural policies, the construction of places of collective memory, and the formation of an ethic of critical consumption. The general hypothesis of the work is that the shape of the controversies to which antimafia gives rise depends on unresolved and often unthought-of conflicts between different types of discourse (legal, memorial, political, economic). These unthematized connections give rise to conceptual amalgamations from which it is difficult, if not impossible, to develop a democratic dialogue. Semiotic analysis seeks to dissolve and rearticulate these amalgams by making a genealogy of them. The goal is to disentangle within it planes of relevance, dismantling rhetoric for the benefit of a healthy rhetoricity of communication.

La ricerca mobilita le risorse della semiotica della cultura, della semiotica tensiva e dell'antropologia culturale per mappare l'immaginario antimafia dalla fine degli anni Ottanta ad oggi. Basata su esplorazioni di archivio, interviste, osservazioni sul campo, ha individuato cinque luoghi chiave della cultura italiana dove "l'antimafia" ha una particolare importanza nel dare forma al dibattito pubblico: gli usi semio-linguistici del sostantivo antimafia, l'elaborazone di un'iconografia nazionale, la definizione di politiche culturali, la costruzione di luoghi della memoria collettiva e la formazione di un'etica del consumo critico. L'ipotesi generale del lavoro è che le forma delle controversie cui l'antimafia dà luogo dipenda da conflitti irrisolti e spesso impensati tra diversi tipi di discorso (giuridico, memoriale, politico, economico). Queste connessioni non tematizzate danno luogo ad amalgami concettuali da cui è difficile, se non impossibile, sviluppare un dialogo democratico. L'analisi semiotica cerca di sciogliere e riarticolaere questi amalgami facendone una genealogia. L'obbietivo è distiguere al suo interno dei piani di pertinenza, smontando la retorica a beneficio di una salutare retoricità della comunicazione.

(2023). Critica dell'antimafia. Retoriche, narrazioni, valori.

Critica dell'antimafia. Retoriche, narrazioni, valori

TASSINARI, Carlo Andrea
2023-05-09

Abstract

The research mobilizes the resources of semiotics of culture, tensive semiotics, and cultural anthropology to map the antimafia imaginary from the late 1980s to the present. Based on archival explorations, interviews, and field observations, it identified five key places in Italian culture where "antimafia" has a particular importance in shaping public debate: the semio-linguistic uses of the noun antimafia, the elaboration of a national iconography, the definition of cultural policies, the construction of places of collective memory, and the formation of an ethic of critical consumption. The general hypothesis of the work is that the shape of the controversies to which antimafia gives rise depends on unresolved and often unthought-of conflicts between different types of discourse (legal, memorial, political, economic). These unthematized connections give rise to conceptual amalgamations from which it is difficult, if not impossible, to develop a democratic dialogue. Semiotic analysis seeks to dissolve and rearticulate these amalgams by making a genealogy of them. The goal is to disentangle within it planes of relevance, dismantling rhetoric for the benefit of a healthy rhetoricity of communication.
9-mag-2023
La ricerca mobilita le risorse della semiotica della cultura, della semiotica tensiva e dell'antropologia culturale per mappare l'immaginario antimafia dalla fine degli anni Ottanta ad oggi. Basata su esplorazioni di archivio, interviste, osservazioni sul campo, ha individuato cinque luoghi chiave della cultura italiana dove "l'antimafia" ha una particolare importanza nel dare forma al dibattito pubblico: gli usi semio-linguistici del sostantivo antimafia, l'elaborazone di un'iconografia nazionale, la definizione di politiche culturali, la costruzione di luoghi della memoria collettiva e la formazione di un'etica del consumo critico. L'ipotesi generale del lavoro è che le forma delle controversie cui l'antimafia dà luogo dipenda da conflitti irrisolti e spesso impensati tra diversi tipi di discorso (giuridico, memoriale, politico, economico). Queste connessioni non tematizzate danno luogo ad amalgami concettuali da cui è difficile, se non impossibile, sviluppare un dialogo democratico. L'analisi semiotica cerca di sciogliere e riarticolaere questi amalgami facendone una genealogia. L'obbietivo è distiguere al suo interno dei piani di pertinenza, smontando la retorica a beneficio di una salutare retoricità della comunicazione.
Antimafia; Semiotics of Culture; Rhetoric; Discourse analysis; Sciascia; Orlando; Falcone; Borsellino; Memory; Communication; Politics; Cultural Heritage; Iconography; Tourism
(2023). Critica dell'antimafia. Retoriche, narrazioni, valori.
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