Questa tesi è il frutto di una lunga ricerca sul campo sulle dinamiche di patrimonializzazione culturale e ambientale che negli ultimi anni hanno reso Pantelleria sempre più al centro del dibattito pubblico sia all'interno della comunità locale che a livello nazionale e internazionale. L'input principale che mi ha spinto a intraprendere questo percorso di ricerca è rappresentato da due eventi di rilevanza storica, distinti ma strettamente connessi. Da una parte l'istituzione del Parco Nazionale di Pantelleria nel 2016, primo e attualmente unico Parco Nazionale in Sicilia. Dall'altra i due riconoscimenti che l'Unesco ha conferito all'isola, ovvero l'inserimento della pratica agricola della vite ad alberello e dei muretti a secco nella lista Unesco del patrimonio mondiale immateriale dell'umanità. L'istituzione Parco, che ha costituito in una prima fase l'oggetto principale della mia indagine, in un secondo momento ha funzionato da “porta d'ingresso” per osservare delle interessanti e complesse dinamiche di patrimonializzazione culturale sull'isola, connesse sia ai riconoscimenti Unesco, sia alle attività, alle retoriche e alle rappresentazioni di alcuni soggetti legati all'agricoltura locale, alle istituzioni e alle realtà associative del territorio. L'isola di Pantelleria, grazie alla sua posizione geografica, nonché a varie peculiarità e criticità, è diventata infatti negli ultimi dieci-quindici anni un importante luogo di sperimentazione e di attività di ricerca scientifica non solo in ambito agronomico, ma anche nel campo delle politiche e delle pratiche ambientali, energetiche e della gestione del paesaggio. In questo nuovo scenario caratterizzato dalla presenza sempre più evidente e costante di attività di ricerca e di progettualità nell'ambito dell'agricoltura, della gestione del paesaggio e della sostenibilità ambientale, il Parco si pone come principale attore e mediatore sociale e politico. Parallelamente, in seguito ai riconoscimenti Unesco e all'istituzione del Parco, sia a livello mediatico che nei discorsi delle varie amministrazioni (locali, regionali e nazionali) Pantelleria è diventata un epicentro di retoriche ambientali e culturali ricorrenti e di nuove sperimentazioni e politiche territoriali.
(2023). Il patrimonio culturale in gioco tra conflittualità e salvaguardia: il Parco Nazionale di Pantelleria.
Il patrimonio culturale in gioco tra conflittualità e salvaguardia: il Parco Nazionale di Pantelleria
TUSA, Andrea Govinda
2023-04-06
Abstract
Questa tesi è il frutto di una lunga ricerca sul campo sulle dinamiche di patrimonializzazione culturale e ambientale che negli ultimi anni hanno reso Pantelleria sempre più al centro del dibattito pubblico sia all'interno della comunità locale che a livello nazionale e internazionale. L'input principale che mi ha spinto a intraprendere questo percorso di ricerca è rappresentato da due eventi di rilevanza storica, distinti ma strettamente connessi. Da una parte l'istituzione del Parco Nazionale di Pantelleria nel 2016, primo e attualmente unico Parco Nazionale in Sicilia. Dall'altra i due riconoscimenti che l'Unesco ha conferito all'isola, ovvero l'inserimento della pratica agricola della vite ad alberello e dei muretti a secco nella lista Unesco del patrimonio mondiale immateriale dell'umanità. L'istituzione Parco, che ha costituito in una prima fase l'oggetto principale della mia indagine, in un secondo momento ha funzionato da “porta d'ingresso” per osservare delle interessanti e complesse dinamiche di patrimonializzazione culturale sull'isola, connesse sia ai riconoscimenti Unesco, sia alle attività, alle retoriche e alle rappresentazioni di alcuni soggetti legati all'agricoltura locale, alle istituzioni e alle realtà associative del territorio. L'isola di Pantelleria, grazie alla sua posizione geografica, nonché a varie peculiarità e criticità, è diventata infatti negli ultimi dieci-quindici anni un importante luogo di sperimentazione e di attività di ricerca scientifica non solo in ambito agronomico, ma anche nel campo delle politiche e delle pratiche ambientali, energetiche e della gestione del paesaggio. In questo nuovo scenario caratterizzato dalla presenza sempre più evidente e costante di attività di ricerca e di progettualità nell'ambito dell'agricoltura, della gestione del paesaggio e della sostenibilità ambientale, il Parco si pone come principale attore e mediatore sociale e politico. Parallelamente, in seguito ai riconoscimenti Unesco e all'istituzione del Parco, sia a livello mediatico che nei discorsi delle varie amministrazioni (locali, regionali e nazionali) Pantelleria è diventata un epicentro di retoriche ambientali e culturali ricorrenti e di nuove sperimentazioni e politiche territoriali.File | Dimensione | Formato | |
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