Philippe Vilain, l'amour en ses discours

Writer and essayist, Philippe Vilain occupies a unique place in the contemporary literary field pursuing, since over twenty years, a permanent dialogue between fiction and theory, defining the demanding principles of a political and aesthetic ideal that his texts work to embody, modernizing the traditional analytic novel to rethink the theme of love through new critical discourses – the "fictions pensives" - but also theorising recent literary movements (L’autofiction en théorie, La littérature sans idéal, La passion d’Orphée). An object of genuine academic interest since the publication of Pas son genre - his great novel adapted for cinema by the director Lucas Belvaux -, this work, bears a strong critical thought, imposes, in the polyphony of conformist speeches, a political resistance of literature to the ultraliberal market for books.

Scrittore e saggista, Philippe Vilain occupa un posto unico nel campo letterario contemporaneo perseguendo, da oltre vent'anni, un dialogo permanente tra finzione e teoria, definendo i principi esigenti di un ideale politico ed estetico che i suoi testi lavorano per incarnare, modernizzando il tradizionale romanzo analitico per ripensare il tema dell'amore attraverso nuovi discorsi critici -le "fictions pensives" - ma anche teorizzando i recenti movimenti letterari (L’autofiction en théorie, La littérature sans idéal, La passion d’Orphée). Oggetto di autentico interesse accademico sin dalla pubblicazione di Non il suo genere – il suo grande romanzo adattato per il cinema dal regista Lucas Belvaux –, quest'opera, portatrice di un forte pensiero critico, impone, nella polifonia dei discorsi di conformazione, una politica resistenza della letteratura al mercato ultraliberale dei libri.