La construcción discursiva de la identidad femenina en la prensa franquista: el ejemplo de Y. Revista para la mujer (1938–1945)

La presente tesi analizza la costruzione dell’identità della donna nella stampa del primo franchismo. Nello specifico, oggetto di questo studio è “Y. Revista para la mujer”, un mensile che, da febbraio del 1938 a dicembre del 1945, è stato l’organo propagandistico ufficiale della Sección Femenina. L’obiettivo principale è descrivere non solo i tratti e ruoli che compongono tale identità, ma anche gli espedienti linguistico-discorsivi utilizzati per definirli, legittimarli ed esaltarli. A tal fine, l’analisi realizzata segue le indicazioni dell’Analisi Critica del Discorso (soprattutto, van Dijk, 1999, 2001, 2003, 2012) e della Teoria dell’Argomentazione (Anscombre e Ducrot, 1994; Fuentes e Alcaide 2002; Lo Cascio, 1991, 2009; Plantin, 2015). L’approccio analitico adottato per realizzare lo studio, senza alcun dubbio divergente rispetto a quello di tipo socioculturale dominante nella bibliografia tradizionale, prende le mosse dal presupposto secondo il quale l’identità della donna nazional-sindacalista forgiata attraverso i mezzi di comunicazione svolge una funzione strategica. Infatti, il suo obiettivo è indottrinare le lettrici e, soprattutto, rafforzare la loro adesione entusiasta al gruppo delle donne franchiste. La tesi, inoltre, parte dalle moderne teorie di Fuentes (2013, 2015, 2016, 2018, 2019) secondo le quali, mediante il discorso, è possibile elaborare non solo molteplici immagini di se stessi o di un gruppo –la "face" di Goffman (1967)–, ma anche un'identità che può, a sua volta, essere sia individuale sia collettiva. Nella proposta di Fuentes, tale identità, a differenza della "face" di Goffman, è unica, permanente e si compone di tratti che non sempre vengono creati a partire dal discorso (per esempio, la razza). Fuentes sostiene anche che la costruzione di questa identità può essere arricchita mediante la sua associazione a immagini, generalmente gratificanti, che hanno il compito di esaltare l’individuo o il gruppo. Nella tesi si dimostra questo aspetto attraverso l’analisi di un corpus di articoli che mette in rilievo un altro dato significativo, solo suggerito nella formulazione teorica di Fuentes: l’identità collettiva può essere forgiata anche da soggetti che non appartengono al gruppo rappresentato, al meno in senso stretto. In effetti, molti dei testi selezionati per lo studio sono firmati da uomini, ossia da individui esterni al gruppo delle donne che stanno plasmando attraverso i loro scritti. Tuttavia, così come le autrici dei testi pubblicati in "Y", questi uomini agiscono come portavoce del regime franchista, elemento che induce a trarre un’altra importante conclusione: l’identità collettiva può essere costruita da soggetti che rappresentano un’istituzione o un’entità superiore.