Catarsi ed Ethos. La musica tra formazione del carattere e cura dei mali nella Grecia antica

The presence of the musical knowledge against the background of many disciplines (for instance, philosophy and medicine) shows - not least - the fundamental role of music in the ancient Greek civilization. The idea that music could affect both the soul and the body finds expression in the notion of catharsis and in the doctrine of musical ethos, in which the "psychagogic" effects of music are linked with "harmoniai" (musical scales) and instruments used in performances. From the experience of the cathartic rites, music takes an important role in the thought of Plato and Aristotle. In Aristides Quintilianus' De Musica, a thorough analysis of the action of music on the soul is joined by the study of harmoniai. In fact, such a relationship underlies the use of music theory by medical writers, forming the basis for the notion of "psychomusicology". This book explores the relationship between catharsis and musical ethos, for such a relationship provides the basis for the notion of music therapy.

Nella Grecia antica la musica è presenza costante e riguarda tutti gli aspetti del sapere. L’idea di un influsso esercitato sull’uomo, e persino sulla sua salute, trova espressione nella nozione di catarsi e nella dottrina dell’ethos, secondo cui la musica esplica un’azione psicagogica in base alle harmoníai («scale musicali») seguite dalle composizioni, e agli strumenti usati. A partire dai riti, la catarsi entra nella riflessione di Platone e di Aristotele. Nel De musica di Aristide Quintiliano, l’analisi della capacità della musica di influire sull’anima si affianca alla speculazione sulle harmoníai e apre la strada alla comprensione del suo influsso sull’indagine medica, definendo nel complesso l’ambito della “psicomusicologia”. Questo studio intende indagare le intersezioni tra catarsi ed ethos musicale come premessa dell’idea di un influsso terapeutico della musica.