La scelta di una adeguata tecnica di concimazione, nel vivaismo, è particolarmente importante in quanto ha una notevole influenza sulla riuscita del prodotto destinato alla commercializzazione e una notevole incidenza sui costi di produzione. La fertirrigazione è la pratica di concimazione più diffusa in vivaio, tuttavia, sempre più consistente, è il ricorso all’utilizzo di formulati a lento effetto che consentono notevoli risparmi sull’impiantistica e sulla manodopera. Con la presente ricerca ci si è proposti di valutare la risposta vegeto-produttiva a diverse modalità di concimazione, di una pianta molto apprezzata come specie da vaso fiorito: il geranio. Sono state messe a confronto tre diverse modalità di concimazione: fertilizzazione con concime a cessione controllata (Osmocote – 18:9:10; 2 MgO) (tesi A), fertirrigazione continua (tesi B) e fertilizzazione con concime a cessione controllata integrata con la fertirrigazione. La soluzione nutritiva relativa alla tesi B è stata preparata in modo da apportare le stesse dosi di fertilizzanti somministrate con il formulato a cessione controllata. Per la tesi C la fertilizzazione è stata integrata con la somministrazione di una soluzione nutritiva contente gli elementi minerali rilevati periodicamente nel percolato della tesi A, in modo mantenere costante il livello di nutrienti disponibili (tesi C). Le piante fertilizzate con il solo Osmocote hanno fatto rilevare ritmi di accrescimento più stentati rispetto alle altre, raggiungendo altezze inferiori e differenziando un più basso numero di infiorescenze pianta-1. Le differenze tra le tesi sono risultate evidenti anche sul numero di foglie pianta-1, soprattutto nell’ultimo periodo. A fine ciclo, le piante della tesi A hanno mostrato segni di sofferenza, quali caduta delle foglie e ingiallimenti. Anche la produzione di infiorescenze e di fiori infiorescenza-1 hanno subito un forte decremento, particolarmente evidente nel mese di giugno. È probabile che l’effetto dell’Osmocote non sia stato sufficiente o si sia esaurito in anticipo rispetto a quanto riportato in etichetta e che le piante abbiano sofferto danni da carenza nutritiva. Le piante delle tesi B e C sono risultate molto rigogliose e apprezzabili dal punto di vista estetico. In particolare, le piante concimate con Osmocote e fertirrigate hanno fatto rilevare una spiccata floribundità e penducolo fiorale più corto che ha conferito loro un aspetto armonioso e un notevole valore estetico. Dai risultati della ricerca appare chiara l’importanza di poter sovrapporre la curva di cessione dei nutrienti dei formulati a quella di assorbimento da parte della pianta. Non è inusuale, come è stato riscontrato anche dalle presenti ricerche, che nei momenti di massimo fabbisogno da parte della coltura, non ci sia un rilascio adeguato di macro e microelementi nel substrato. Viceversa è possibile che nel mezzo di coltura ci sia una disponibilità di nutrienti eccessiva rispetto al fabbisogno della pianta e che, di conseguenza, si abbiano delle perdite per percolazione o si determini uno stress salino per l'eccessiva conducibilità elettrica della soluzione nutritiva. Come riscontrato in altre ricerche, il formulato a lento effetto ha fatto rilevare una efficienza di impiego diversa da quella dichiarata in etichetta (8-9 mesi).

Camerata Scovazzo, G., Amico Roxas, U. (2010). Effetti della tecnica di concimazione sull'allevamento di Pelargonium zonale L. in vaso. In Italus Hortus (pp.119-119). Firenze : Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.

Effetti della tecnica di concimazione sull'allevamento di Pelargonium zonale L. in vaso

CAMERATA SCOVAZZO, Giulia;AMICO ROXAS, Ubaldo
2010-01-01

Abstract

La scelta di una adeguata tecnica di concimazione, nel vivaismo, è particolarmente importante in quanto ha una notevole influenza sulla riuscita del prodotto destinato alla commercializzazione e una notevole incidenza sui costi di produzione. La fertirrigazione è la pratica di concimazione più diffusa in vivaio, tuttavia, sempre più consistente, è il ricorso all’utilizzo di formulati a lento effetto che consentono notevoli risparmi sull’impiantistica e sulla manodopera. Con la presente ricerca ci si è proposti di valutare la risposta vegeto-produttiva a diverse modalità di concimazione, di una pianta molto apprezzata come specie da vaso fiorito: il geranio. Sono state messe a confronto tre diverse modalità di concimazione: fertilizzazione con concime a cessione controllata (Osmocote – 18:9:10; 2 MgO) (tesi A), fertirrigazione continua (tesi B) e fertilizzazione con concime a cessione controllata integrata con la fertirrigazione. La soluzione nutritiva relativa alla tesi B è stata preparata in modo da apportare le stesse dosi di fertilizzanti somministrate con il formulato a cessione controllata. Per la tesi C la fertilizzazione è stata integrata con la somministrazione di una soluzione nutritiva contente gli elementi minerali rilevati periodicamente nel percolato della tesi A, in modo mantenere costante il livello di nutrienti disponibili (tesi C). Le piante fertilizzate con il solo Osmocote hanno fatto rilevare ritmi di accrescimento più stentati rispetto alle altre, raggiungendo altezze inferiori e differenziando un più basso numero di infiorescenze pianta-1. Le differenze tra le tesi sono risultate evidenti anche sul numero di foglie pianta-1, soprattutto nell’ultimo periodo. A fine ciclo, le piante della tesi A hanno mostrato segni di sofferenza, quali caduta delle foglie e ingiallimenti. Anche la produzione di infiorescenze e di fiori infiorescenza-1 hanno subito un forte decremento, particolarmente evidente nel mese di giugno. È probabile che l’effetto dell’Osmocote non sia stato sufficiente o si sia esaurito in anticipo rispetto a quanto riportato in etichetta e che le piante abbiano sofferto danni da carenza nutritiva. Le piante delle tesi B e C sono risultate molto rigogliose e apprezzabili dal punto di vista estetico. In particolare, le piante concimate con Osmocote e fertirrigate hanno fatto rilevare una spiccata floribundità e penducolo fiorale più corto che ha conferito loro un aspetto armonioso e un notevole valore estetico. Dai risultati della ricerca appare chiara l’importanza di poter sovrapporre la curva di cessione dei nutrienti dei formulati a quella di assorbimento da parte della pianta. Non è inusuale, come è stato riscontrato anche dalle presenti ricerche, che nei momenti di massimo fabbisogno da parte della coltura, non ci sia un rilascio adeguato di macro e microelementi nel substrato. Viceversa è possibile che nel mezzo di coltura ci sia una disponibilità di nutrienti eccessiva rispetto al fabbisogno della pianta e che, di conseguenza, si abbiano delle perdite per percolazione o si determini uno stress salino per l'eccessiva conducibilità elettrica della soluzione nutritiva. Come riscontrato in altre ricerche, il formulato a lento effetto ha fatto rilevare una efficienza di impiego diversa da quella dichiarata in etichetta (8-9 mesi).
mar-2010
Giornate Scientifiche SOI
Firenze
10-12 marzo 2010
IX
2010
1
Camerata Scovazzo, G., Amico Roxas, U. (2010). Effetti della tecnica di concimazione sull'allevamento di Pelargonium zonale L. in vaso. In Italus Hortus (pp.119-119). Firenze : Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.
Proceedings (atti dei congressi)
Camerata Scovazzo, G; Amico Roxas, U
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/54409
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