La LIS (Lingua dei Segni Italiana) è una delle tante lingue dei segni diffuse nel mondo su cui esiste ormai una considerevole letteratura, ma che stenta a trovare riconoscimenti e spazi, non solo giuridici, ma nello stesso immaginario collettivo. Questo sia in virtù dell'inferiorità di status che il gesto ha assunto rispetto alla parola nel sistema concettuale occidentale, sia perché non viene "trattata" da lingua ma come oggetto rispetto al quale assumere posizioni pro o contro. Dopo I segni parlano (Angeli, 2008), incentrato su questioni di interesse linguistico, un ulteriore volume dal titolo emblematico, I segni raccontano, dimostra come la LIS non sia solo la lingua "delle persone sorde", ma rappresenti una dimensione preziosa in contesti complessi e diversificati: comunicazione, supporto didattico, risorsa per l'integrazione e per l'accessibilità, strumento di lavoro per molteplici professionalità. Questo libro, nato da una selezione delle ricerche, esperienze, proposte e sperimentazioni presentate in occasione del 3° Convegno Nazionale sulla Lingua dei Segni, racconta di una lingua che è parte della vita di molte persone sorde e udenti e, proponendosi come strumento di lavoro per chi si occupa a diverso titolo di sordità, lingua dei segni e comunicazione, si dipana intorno a quattro tematiche: i profili professionali in evoluzione; la LIS come risorsa; le esperienze di bilinguismo e integrazione; i diritti, i servizi e l'accessibilità.

Bagnara, C., Fontana, S., Tomasuolo, E., Zuccalà, A. (2009). I Segni Raccontano: La lingua Italiana dei Segni tra esperienze, strumenti e metodologie.

I Segni Raccontano: La lingua Italiana dei Segni tra esperienze, strumenti e metodologie

FONTANA, Sabina;
2009-01-01

Abstract

La LIS (Lingua dei Segni Italiana) è una delle tante lingue dei segni diffuse nel mondo su cui esiste ormai una considerevole letteratura, ma che stenta a trovare riconoscimenti e spazi, non solo giuridici, ma nello stesso immaginario collettivo. Questo sia in virtù dell'inferiorità di status che il gesto ha assunto rispetto alla parola nel sistema concettuale occidentale, sia perché non viene "trattata" da lingua ma come oggetto rispetto al quale assumere posizioni pro o contro. Dopo I segni parlano (Angeli, 2008), incentrato su questioni di interesse linguistico, un ulteriore volume dal titolo emblematico, I segni raccontano, dimostra come la LIS non sia solo la lingua "delle persone sorde", ma rappresenti una dimensione preziosa in contesti complessi e diversificati: comunicazione, supporto didattico, risorsa per l'integrazione e per l'accessibilità, strumento di lavoro per molteplici professionalità. Questo libro, nato da una selezione delle ricerche, esperienze, proposte e sperimentazioni presentate in occasione del 3° Convegno Nazionale sulla Lingua dei Segni, racconta di una lingua che è parte della vita di molte persone sorde e udenti e, proponendosi come strumento di lavoro per chi si occupa a diverso titolo di sordità, lingua dei segni e comunicazione, si dipana intorno a quattro tematiche: i profili professionali in evoluzione; la LIS come risorsa; le esperienze di bilinguismo e integrazione; i diritti, i servizi e l'accessibilità.
2009
bilinguismo, educazione, comunità dei sordi, accessibilità, interpretariato, assistenti alla comunicazione, identità
13: 9788856811728
Bagnara, C., Fontana, S., Tomasuolo, E., Zuccalà, A. (2009). I Segni Raccontano: La lingua Italiana dei Segni tra esperienze, strumenti e metodologie.
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