Negli echinodermi la difesa dell’organismo dalle invasioni microbiche avviene tramite meccanismi cellulari e umorali dell’immunità innata. Una componente fondamentale dei fattori umorali è costituita dai peptidi antimicrobici (AMPs) molto conservati con un ampio spettro di attività antimicrobica contro batteri, virus e funghi. Solitamente gli AMPs sono costituiti da meno di 100 amminoacidi, sono cationici e formano strutture anfipatiche. In questo lavoro dimostriamo che i celomociti dell’Echinoideo Paracentrotus lividus e dell’Oloturoideo Holothuria tubulosa contengono sostanze con attività antimicrobica verso diversi ceppi batterici patogeni umani. In entrambe le specie, nel precipitato acido del supernatante del lisato dei celomociti è presente una frazione peptidica a basso peso molecolare (Low Molecular Peptides. LMP) con massa compresa tra i 3 e i 5 kDa che mostra attività antibatterica, valutata come concentrazione minima inibente (MIC). In particolare, in P. lividus la frazione peptidica con massa molecolare inferiore a 5 kDa è stata valutata contro un gruppo di batteri di riferimento, Gram-positivi e Gram-negativi e contro funghi patogeni dell’uomo: Staphylococcus. aureus ATCC 29213, ATCC 25923, ATCC 43866, Staphylococcus. epidermis DSM 3269, 1457, Escherichia coli ATCC 25922, Pseudomonas aeruginosa ATCC 9027, Candida albicans ATCC 10231 e Candida tropicalis ATCC 13803. Il 5-CC risulta attivo contro tutti i ceppi microbici testati in vitro, con valori di MIC compresi fra 15.8 mg ml-1e 253.7 mg ml-1. Inoltre, nella specie Paracentrotus lividus, sono stati caratterizzati gli AMPs presenti nella frazione peptidica, attraverso l’utilizzo di un RP-HPLC/nESI-MSMS. I risultati hanno individuato tre principali peptidi (Paracentrina I, II, III) con una taglia molecolare rispettivamente di 1251.7, 2088.1 e 2292.2 d. L’analisi MSMS ha evidenziato che i peptidi comprendono rispettivamente le sequenze peptidiche 9-19, 12-31 e 24-41 della β-timosina di P. lividus (AN AJ439718). La β-timosina è uno dei peptidi antibatterici presenti negli invertebrati. In H. tubulosa dal precipitato acido del supernatante del lisato dei celomociti è stata isolata una frazione di 3 kDa che ha mostrato attività verso diversi ceppi batterici: Enterococcus fecalis, Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli e Staphylococcus aureus con valori di MIC compresi fra 16,5 µg ml-1e 22.5 µg ml-1. Inoltre in entrambe le specie, le LMPs sono capaci di inibire l’attività dei biofilm da stafilococco, come dimostrato da osservazioni al microscopio fluorescenza e confocale. Ulteriori studi sono necessari per caratterizzare meglio queste componenti antimicrobiche, sia da un punto di vista biochimico che molecolare, sia per valutarne la localizzazione cellulare e tissutale e la modulazione dell’espressione genica in presenza di microorganismi. In conclusione i celomociti degli echinodermi possono rappresentare un’importante fonte di agenti antimicrobici utili per lo sviluppo di nuove strategie per il trattamento dei biofilm.

Arizza, V., Vazzana, M., Giaramita, F.T., Parrinello, D., Schillaci, D. (2010). Attività antibatterica di peptidi estratti da celomociti di echinodermi. In Sicilia Foreste (pp.65-66). Palermo : Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali.

Attività antibatterica di peptidi estratti da celomociti di echinodermi

ARIZZA, Vincenzo;VAZZANA, Mirella;GIARAMITA, Francesca Tiziana;PARRINELLO, Daniela;SCHILLACI, Domenico
2010-01-01

Abstract

Negli echinodermi la difesa dell’organismo dalle invasioni microbiche avviene tramite meccanismi cellulari e umorali dell’immunità innata. Una componente fondamentale dei fattori umorali è costituita dai peptidi antimicrobici (AMPs) molto conservati con un ampio spettro di attività antimicrobica contro batteri, virus e funghi. Solitamente gli AMPs sono costituiti da meno di 100 amminoacidi, sono cationici e formano strutture anfipatiche. In questo lavoro dimostriamo che i celomociti dell’Echinoideo Paracentrotus lividus e dell’Oloturoideo Holothuria tubulosa contengono sostanze con attività antimicrobica verso diversi ceppi batterici patogeni umani. In entrambe le specie, nel precipitato acido del supernatante del lisato dei celomociti è presente una frazione peptidica a basso peso molecolare (Low Molecular Peptides. LMP) con massa compresa tra i 3 e i 5 kDa che mostra attività antibatterica, valutata come concentrazione minima inibente (MIC). In particolare, in P. lividus la frazione peptidica con massa molecolare inferiore a 5 kDa è stata valutata contro un gruppo di batteri di riferimento, Gram-positivi e Gram-negativi e contro funghi patogeni dell’uomo: Staphylococcus. aureus ATCC 29213, ATCC 25923, ATCC 43866, Staphylococcus. epidermis DSM 3269, 1457, Escherichia coli ATCC 25922, Pseudomonas aeruginosa ATCC 9027, Candida albicans ATCC 10231 e Candida tropicalis ATCC 13803. Il 5-CC risulta attivo contro tutti i ceppi microbici testati in vitro, con valori di MIC compresi fra 15.8 mg ml-1e 253.7 mg ml-1. Inoltre, nella specie Paracentrotus lividus, sono stati caratterizzati gli AMPs presenti nella frazione peptidica, attraverso l’utilizzo di un RP-HPLC/nESI-MSMS. I risultati hanno individuato tre principali peptidi (Paracentrina I, II, III) con una taglia molecolare rispettivamente di 1251.7, 2088.1 e 2292.2 d. L’analisi MSMS ha evidenziato che i peptidi comprendono rispettivamente le sequenze peptidiche 9-19, 12-31 e 24-41 della β-timosina di P. lividus (AN AJ439718). La β-timosina è uno dei peptidi antibatterici presenti negli invertebrati. In H. tubulosa dal precipitato acido del supernatante del lisato dei celomociti è stata isolata una frazione di 3 kDa che ha mostrato attività verso diversi ceppi batterici: Enterococcus fecalis, Pseudomonas aeruginosa, Escherichia coli e Staphylococcus aureus con valori di MIC compresi fra 16,5 µg ml-1e 22.5 µg ml-1. Inoltre in entrambe le specie, le LMPs sono capaci di inibire l’attività dei biofilm da stafilococco, come dimostrato da osservazioni al microscopio fluorescenza e confocale. Ulteriori studi sono necessari per caratterizzare meglio queste componenti antimicrobiche, sia da un punto di vista biochimico che molecolare, sia per valutarne la localizzazione cellulare e tissutale e la modulazione dell’espressione genica in presenza di microorganismi. In conclusione i celomociti degli echinodermi possono rappresentare un’importante fonte di agenti antimicrobici utili per lo sviluppo di nuove strategie per il trattamento dei biofilm.
Settore BIO/05 - Zoologia
Settore BIO/19 - Microbiologia Generale
23-set-2010
LXXI congresso nazionale dell'Unione Zoologica Italiana
Palermo
20 - 23 settembre 2010
71
2010
2
Arizza, V., Vazzana, M., Giaramita, F.T., Parrinello, D., Schillaci, D. (2010). Attività antibatterica di peptidi estratti da celomociti di echinodermi. In Sicilia Foreste (pp.65-66). Palermo : Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali.
Proceedings (atti dei congressi)
Arizza, V; Vazzana, M; Giaramita, FT; Parrinello, D; Schillaci, D
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